Home Attualità Economia GDF: consultivo dell’attività operativa svolta nell’anno 2010

GDF: consultivo dell’attività operativa svolta nell’anno 2010

0
GDF: consultivo dell’attività operativa svolta nell’anno 2010
gdf arezzo

Arezzo – Gli interventi di polizia tributaria svolti dalla Guardia di Finanza di Arezzo sono stati 859 ed hanno portato alla scoperta di redditi imponibili per oltre 339 milioni di euro (a fronte dei 233 milioni del 2009). A questi si devono aggiungere gli oltre 32 milioni di euro in materia di I.V.A..

La chiave di lettura di questi risultati risiede nel miglioramento di tre fattori:
– l’intelligence e la ricerca di indici di ricchezza in Italia ed all’estero;
– la tecnologia per l’incrocio delle banche dati e la selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione;

– le metodologie delle verifiche e delle indagini bancarie, rese ancor più incisive dai nuovi strumenti antievasione approvati dal legislatore.

Particolare importanza riveste l’analisi del patrimonio informativo contenuto nelle banche dati in uso al Corpo, grazie alle quali è stato possibile individuare fenomeni di evasione, specie nel settore dell’edilizia.

La distribuzione delle verifiche ha riguardato per il 55% contribuenti del settore dei servizi (commercio, servizi alle imprese ed alle persone, attività professionali, ecc.), per il 43% l’industria (costruzioni, tessile ed abbigliamento, manifatturiera, ecc.) ed il 2% l’agricoltura.

Anche quest’anno molteplici i casi di evasione che hanno assunto rilevanza penale: sono stati, infatti, accertati circa 70 reati tributari, la maggioranza dei quali riferibili alle ipotesi di dichiarazione fraudolenta, omessa dichiarazione e di emissione di fatture od altri documenti per operazioni inesistenti (previste dagli artt. 2 e 3, 5 ed 8, del D. Lgs. 74/2000).

È necessario evidenziare come i Reparti del Corpo dedichino un’attenzione crescente all’individuazione delle frodi più gravi, che necessitano di tecniche tipiche della polizia economica e finanziaria, cercando continuamente di affinare la qualità e la fondatezza dei rilievi mossi nei confronti dei contribuenti, evitando in partenza contestazioni dubbie, in modo da aumentare l’efficacia e la deterrenza delle verifiche.

Al riguardo, va sottolineato che anche per il Comando Provinciale di Arezzo il contrasto all’evasione internazionale ed ai paradisi fiscali ha rappresentato una delle priorità operative per l’anno appena trascorso.

Sono stati, infatti, individuati alcuni casi evasivi particolari, quali quello dell’esterovestizione e delle stabili organizzazioni, riconducendo alla tassazione nazionale oltre 125 milioni di euro in materia di II.DD. e circa 10 milioni in materia di IVA.

Si rammenta, a tal proposito, l’operazione condotta nel 2010 e conclusa nei primi dell’anno nei confronti dell’aretino che “fittiziamente” aveva trasferito la propria residenza nel Principato di Monaco, mentre “di fatto” gestiva due aziende orafe “fantasma” in pieno centro cittadino. Oltre 30 milioni di materia imponibile sottratta a tassazione in Italia e circa 6 milioni di I.V.A. evasa.

Non si può non evidenziare come anche questa Provincia sia stata interessata dalla c.d. “Lista Falciani”, ovverosia persone fisiche che hanno acceso conti correnti presso la banca HSBC di Ginevra. 4 gli interventi svolti con un recupero a tassazione per oltre 1,5 milioni di euro.

Risultati di assoluto rilievo quelli conseguiti nella lotta all’evasione fiscale internazionale, dove riveste particolare importanza l’attività di coordinamento e di scambio di informazioni con gli Organi collaterali esteri di tutto il mondo.

Sul fronte del sommerso d’azienda, sono stati scoperti 87 tra evasori totali e paratotali (+24% rispetto all’anno precedente), prevalentemente operanti nei settori dell’edilizia, tessile-abbigliamento, della lavorazione e commercio di articoli di gioielleria.

Relativamente al sommerso da lavoro, i dipendenti Reparti hanno profuso il massimo impegno e, a seguito di mirata attività info-investigativa e di una costante azione di controllo economico del territorio, sono stati individuati 119 lavoratori “in nero” e/o irregolari (principalmente operanti nel settore delle costruzioni, manifatturiero ed abbigliamento).

20 le attività sospese per aver impiegato personale al nero in misura superiore al 20% di quello regolarmente assunto e, in un caso, si è proceduto al sequestro di un’azienda per gravi inadempienze alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Ed è proprio nel corso di un normale controllo in materia di sommerso da lavoro presso un opificio del Valdarno, dedito alla lucidatura di fibbie metalliche di note griffes della moda e riconducibile ad un cittadino indiano, che i finanzieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per estorsione, il titolare dell’azienda, il quale – per la consegna della busta paga – necessaria per il rinnovo del visto di soggiorno, pretendeva dai propri connazionali “tangenti” fino a 15 mila euro.

In materia di ricevute e scontrini fiscali, le pattuglie di questo Comando Provinciale hanno svolto oltre 3.700 controlli, di cui circa 566 con rilievi (con un’incidenza del 15,3%).

Non meno intensa è stata poi l’azione di repressione del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, che vede impegnato il Corpo, quale polizia doganale, sin dalle proprie origini (1774).

Il dispositivo di contrasto ha portato alla denuncia all’A.G. di 21 soggetti (per lo più provenienti dall’Est Europeo), di cui 15 in stato di arresto ed al sequestro di circa 2.595 kg. di tabacchi lavorati esteri e 11 automezzi, utilizzati negli illeciti trasporti.

Per quanto attiene l’attività nel settore degli stupefacenti, i finanzieri hanno sequestrato circa 6,5 kg. di droga e circa 13 mila euro in contanti, denunciando all’A.G. 25 soggetti, di cui 9 tratti in arresto in flagranza di reato ed altri 9 in attuazione di ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura della Repubblica di Arezzo, a seguito delle complesse indagini svolte nell’”Operazione OVOSODO”. Servizio condotto dai finanzieri del Nucleo polizia tributaria di Arezzo che ha portato a debellare un’organizzazione internazionale dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti tra il Marocco e l’Italia, attraverso l’impiego dei cd. “ovulatori”.

Decine sono stati i controlli nel settore della spesa pubblica nazionale e comunitaria, finalizzati a contrastare le frodi e le distrazioni illecite di denaro pubblico.

In questo scenario, la proficua collaborazione con la Corte dei Conti ha portato a denunciare danni erariali per circa 7.750.000 euro ed a segnalare 57 responsabili alla Magistratura contabile.

In materia di reati finanziari sono 24 le persone denunciate per reati che vanno dal riciclaggio, ai reati societari e fallimentari, per oltre 41 milioni di euro, usura ed esercizio abusivo del credito e finanziario. Oltre 16 mila euro di contante sequestrato nell’ambito dei controlli valutari su strada.

Si rammenta, a tal proposito, l’attività conclusa nei primi giorni del 2011 dalla Compagnia di San Giovanni nei confronti del promotore finanziario valdarnese, il quale certificando con documentazione abilmente falsificata operazioni di investimento, aveva sottratto oltre 650.000 euro ad ignari risparmiatori, per lo più amici e/o conoscenti del luogo.

Passando ora alla lotta alla contraffazione, è proseguita con il massimo impegno l’attività a tutela dei diritti d’autore, dei marchi di fabbrica e della proprietà industriale, con particolare attenzione alla falsificazione dei prodotti made in Italy ed alla tutela della sicurezza dei consumatori.

Sono stati sequestrati circa 92.550 articoli merceologici falsificati e/o privi dei requisiti di legge, denunciando 74 soggetti all’A.G. e 7 alle competenti Autorità amministrative.

In ultimo, e non per importanza, è l’attività svolta a tutela dell’ambiente: gli interventi operativi hanno consentito di denunciare 7 soggetti per violazione al Decreto Legislativo n. 152/2006 e sequestrare aree per complessivi 11 mila metri quadrati, utilizzate come discariche abusive, con oltre 15.000 quintali di tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi.

Sotto l’aspetto della sicurezza, dove la Guardia di Finanza, nell’ambito dei piani coordinati disposti da S.E. il Prefetto, svolge compiti di concorso, con finalità di polizia- economica e finanziaria, con le altre Forze di Polizia, si registrano oltre 1.400 pattuglie impiegate nel servizio di pubblica utilità “117”.

In tale contesto si incardina l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina, con l’individuazione di 12 extracomunitari privi del permesso di soggiorno, nei cui confronti sono scattate le procedure di espulsione dal territorio dello Stato. In 2 casi si è proceduto all’arresto.