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Gelato, è boom di consumi

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Gelato, è boom di consumi

Roma, 31 lug. (Adnkronos/Ign) – Dal peperone al gorgonzola, dal vino alla birra, dal wasabi al the verde, dal miele-arancio al girasole. Cresce il consumo di gelato e, per accontentare palati sempre più esigenti, i gelatai artigianali fanno a gara di creatività verso nuove e impensabili frontiere del gusto.
D'altra parte, nonostante la crisi, al gelato gli italiani non rinunciano: secondo le ultime stime della Coldiretti quest'anno si arriverà alla spesa record di 2,5 miliardi. Basti pensare che quasi il 90 per cento degli italiani consuma abitualmente il gelato per una quantità stimata, in media, pari a 6 chili a testa ogni anno. Un trend positivo confermato dai protagonisti del settore: "I consumi stanno andando molto bene – ha spiegato all'Adnkronos Alberto Pica, presidente della Siga, Associazione italiana gelatieri – C'è stato un incremento dei consumi rispetto alla scorsa stagione dell'8,9% in tutte le regioni italiane. Mentre prima da parte dei consumatori di tutte le età il gelato veniva visto come 'piacere? ora invece i consumatori lo hanno fatto diventare un vero alimento: lo sostituiscono al pranzo, alla cena e lo vediamo perché è nutriente, vitaminico e fa bene.
A ciò si aggiunge il consumo della gente che lo porta a casa e, magari davanti alla tv, si mangia un buon gelato artigianale". Nonostante ciò, osserva il presidente dell'Associazione italiana gelatieri "sono 5-6 anni che i prezzi al pubblico non aumentano: ci sono anche coni e coppette da un euro e mezzo e da due euro e, in media, il gelato da asporto viene venduto a 15 euro al kg". Più aumenta il consumo più i gelatai sono invogliati a stupire, offrendo al cliente un'ampia varietà di scelta. Nella sua gelateria, in via della Seggiola a Roma, Pica ha lanciato la novità dell'anno: gelato 'alla manna', prodotto naturale che si estrae dall'incisione della corteccia dell'albero del frassino. Ma da Nord a Sud le 'new entry' si moltiplicano.
Basta scegliere: dai gelati a km zero, realizzati con le materie prime del territorio, a quelli al vino, come succede in una bottega artigianale di Ragusa Ibla dove è possibile assaggiare gusti al Nero d'Avola e al Passito di Pantelleria. E chi crede che il gelato sia il dolce dell'estate per antonomasia dovrà ricredersi: su coni e coppette sono ormai 'sdoganate? palline al gorgonzola, al philadelphia e noci, ai peperoni. Mentre gli appassionati di Oriente possono abbandonarsi ai sapori del wasabi e del thè verde. Nelle sue gelaterie a Roma, Claudio Torcè provoca con un'ampia gamma di gusti salati, a fianco a una ventina di varietà di cioccolato e numerosi gusti alla frutta e alle creme. "Il primo gelato salato che ho prodotto è stato quello mortadella e pistacchi – ricorda – poi l'insalata russa, trippa e mentuccia, salmone. L'idea è nata per stupire e per lanciare la mia sfida al settore". Il gelataio però non ha dubbi.
"La gente è arroccata sui vecchi gusti ma piano piano i miei clienti hanno imparato ad assecondare le mie follie – spiega -. Si assaggia, si prova ma quando si deve prendere un gelato si prende crema, cioccolato, nocciola e panna". La gente si lascia tentare invece a tavola dove abbandonarsi alle tentazioni diventa più Sono anche gli chef ad assecondare il matrimonio dolce-salato. È così che, a fianco ai dessert più tradizionali, ne spuntano di nuovi come il gelato al pomodorino pachino. "La linea tra salato e dolce è comune nella ristorazione", sottolinea lo chef Filippo La Mantia del ristorante Majestic di via Veneto, a Roma. "Molte volte noi cuochi – aggiunge – abbiniamo a un piatto, a un secondo a base di carne e di pesce, un gelato al basilico, alla menta, al pomodorino di pachino altrimenti la melanzana arrostita trasformata, appunto, in gelato". Ai clienti, spiega, piace ritrovare nel piatto, specialmente la sera, un prodotto che lo disseta.

Articlolo scritto da: Adnkronos