Home Nazionale Gemelline, madre: ”Non posso credere che il padre le abbia uccise

Gemelline, madre: ”Non posso credere che il padre le abbia uccise

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Roma, 20 feb. (Adnkronos) – ''Ci sono un sacco di elementi in questa storia che non hanno senso. Intanto ci sono un paio di valigie che sono sparite e nessuno sa dove sono, poi non riesco a credere che un padre che amava le sue bambine possa aver compiuto una cosa così brutta. La speranza è l'ultima a morire e finché non le vedo non riuscirò mai a credere a una cosa così". Così parla a 'Domenica Cinque' Irina Lucidi, madre delle piccole gemelline svizzere Livia e Alessia. ''Quello che vorrei dire su mio marito è che io non gli ho mai impedito di vedere le bambine anche nei weekend che spettavano a me, le portava al circo, le vedeva nel weekend, poi le vedeva anche un giorno durante la settimana e persino questo primo Natale, dopo la separazione, gli ho permesso – continua – e penso che non sia da tutti e per me non è stata una decisione facile, di prendere le bimbe e di andare tre settimane ai Caraibi in barca a vela. Io mi sono solo assicurata che ci fosse qualcuno che stesse attento alle bambine, così hanno fatto venire una persona in più sulla barca. Poi gli ho chiesto di mandarmi un sms ogni giorno per dirmi se tutto andava bene, cosa che ha sempre fatto". "Ho sempre fatto tutto ciò nell'interesse delle bambine – aggiunge la madre – perché è importante il rapporto che hanno con il papà. L'ho fatto per loro. Prima ho parlato con le maestre per capire se esprimevano questo desiderio, se ne sentivano il bisogno e mi è stato confermato che loro erano molto contente di andare tre settimane a fare questa avventura con il papà. Penso sia stata una bellissima vacanza per loro". ''Quando sono entrata in quella casa – prosegue Irina Lucidi – ho visto gli zainetti per terra, i loro pupazzi con cui dormivano e dai quali non si separavamo mai, nel letto, con il pigiama, la lasagna nel forno? il testamento nel cassetto?mi sono molto preoccupata. Sentivo che c'era qualcosa che non andava. E la cosa poco normale è che Mathias nel testamento lascia tutto a Livia e Alessia e, in loro assenza, ai fratelli". "La cosa che più mi ha fatto male è che quando lui ha deciso di non essere più raggiungibile, di impedire ogni contatto, ha deciso di dire la verità in quelle lettere. E' stata la prima volta che si è espresso in quel modo, così violento, così disperato. Il tenore delle lettere che mi mandava prima era totalmente diverso, erano di altro tipo. Ed è la prima volta che penso abbia detto veramente quello che sentiva dentro, ma l'ha detto quando non ha lasciato nessuna possibilità", conclude. A 'Domenica Cinque' anche la testimonianza di Eric Cottier, Procuratore generale cantone Vaud, secondo il quale non c'è ''nessun elemento per pensare che Schepp avesse una relazione con una donna". "L'idea preponderante è che Livia e Alessia sono state in Francia e sull'isola di Kos. E c'è la possibilità che queste bambine non siano uscite dalla Svizzera", conclude.

Articlolo scritto da: Adnkronos