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Gian Giacomo Gellini è il Presidente dei Giovani Imprenditori Toscani

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Gian Giacomo Gellini è il nuovo Presidente dei Giovani Imprenditori Toscani di Confindustria. L’elezione è avvenuta nel corso della riunione del Consiglio Regionale dei Giovani Imprenditori tenutasi oggi pomeriggio a Firenze. Gellini, che guiderà i Giovani Imprenditori Toscani per il triennio 2011-2014, è Vice Presidente di Confindustria Arezzo con delega alla formazione e past President del Gruppo Giovani Imprenditori della Territoriale aretina. Il neo Presidente ha 35 anni ed è amministratore di C.A.B. Srl, azienda operante nel campo dei conglomerati bituminosi e dell’edilizia stradale, insieme ad altre aziende del Gruppo Gellini. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente di Confindustria Arezzo Andrea Fabianelli, che ha detto: “Questa elezione premia il merito di una persona di grande valore e ci rende orgogliosi di avere Giacomo nella nostra Associazione”. “Fare impresa. Farlo bene. Contagiare gli altri con la nostra cultura imprenditoriale. Essere classe dirigente. Sono queste le parole d'ordine ed i valori a cui vorrei si ispirasse il Movimento Regionale nei prossimi anni – spiega Gellini – nel contesto economico incerto in cui la Toscana, più di altre regioni, fa fatica a rimanere competitiva e ad intravedere un futuro industriale, ne seguiremo da vicino le problematiche, proponendo soluzioni possibili ed attuabili. Istituzioni regionali e locali, sindacati, attori della filiera formativa ed istituti di credito saranno i nostri naturali interlocutori, con cui ci confronteremo sul modello di sviluppo della “Toscana che vogliamo”. Ci concentreremo in particolare su alcuni grandi temi – continua Gellini – formazione innanzitutto, perchè l'innovazione passa dal binomio uomini-competenze ed è necessario sostenere il ruolo delle scuole come centri di vera innovazione garantendo quella collaborazione privilegiata, con il mondo della produzione e dei servizi che è la prima vera forma di orientamento efficace per i giovani. Scuola, università e ricerca sono le chiavi di volta anche per aumentare la capacità attrattiva di investimenti esteri della nostra regione, essenziale per uno sviluppo economico e sociale di qualità. A questo proposito la Toscana dovrebbe dotarsi di adeguate ed indispensabili infrastrutture materiali ed immateriali e diventare “più accogliente” con adempimenti, costi e tempi burocratici in linea con gli standard internazionali”.