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Gianni Pagliazzi: Molto da fare per gli invalidi

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Gianni Pagliazzi: Molto da fare per gli invalidi

Arezzo – Sono numerosi gli invalidi nel nostro comune e moltissimi i disagi che sono costretti a vivere ogni giorno per far fronte al proprio handicap in una città ancora lontana dall’essere a loro misura. Tante le criticità che l’attuale amministrazione non è stata in grado di risolvere e che noi abbiamo già inserito nel nostro programma. Il primo intervento riguarda l’aumento di parcheggi riservati alle categorie protette nonché l’intensificazione dei controlli da parte degli Organi di Polizia sui pass rilasciati per il loro utilizzo. Sarebbe importante anche dare loro la possibilità di accesso agli spazi di parcheggio a pagamento blu in maniera gratuita e senza limiti di tempo laddove non esistano e siano occupati quelli gialli riservati. Uno dei nostri primi interventi sarà quello di dare attuazione ad una circolare comunale valida su tutto il territorio in merito ai parcheggi riservati alle categorie protette all’interno dei centri commerciali o cinematografici in modo da sanzionare chi occupa abusivamente gli spazi riservati.
Altro impegno che intendiamo assumerci riguarda l’abbattimento delle numerose barriere architettoniche che popolano la nostra città soprattutto nei luoghi di particolare interesse sociale e culturale come gli uffici per lo svolgimento di pratiche burocratiche, le scuole, gli impianti sportivi utili per la socializzazione la riabilitazione di disabili e anziani e non ultimo i musei e i centri di interesse storico come la Fortezza del Prato.
Le zone centrali e periferiche della nostra città necessitano inoltre di segnalatori acustici per non vedenti che consentano loro di transitare negli incroci con attraversamento pedonale in tutta sicurezza dando la possibilità anche a chi ha limitate capacità visive di godere a pieno dei servizi della città stessa.
Trasporto pubblico con tariffe ad hoc per i disabili, ecco un altro punto saliente della nostra programmazione. Servono accordi e convenzioni per far fronte alle difficoltà economiche della categoria e allo stesso tempo permettere lo spostamento con mezzi pubblici senza particolari esborsi e sacrifici per gli invalidi.
Per quanto riguarda la piscina comunale non è stato compreso nel disegno originale nessun sistema di messa in acqua per persone con handicap, nessun particolare riguardo agli spogliatoi o luoghi dove permettere a chi è munito di carrozzina di poter frequentare la piscina nel rispetto della particolare privacy facilmente comprensibile. Anche lo stadio è impraticabile per chi ha difficoltà di deambulazione, non esistono piazzole o spazi adatti ad ospitare persone diversamente abili, sono inesistenti servizi igienici adeguati.
Particolare attenzione la rivolgiamo infine alla problematica dell’avviamento al lavoro da parte delle categorie più svantaggiate come gli invalidi civili per la quale ci attiveremo investendo in formazione e trovando le giuste modalità per l’inserimento di persone svantaggiate coinvolgendo eventualmente in tali progetti cooperative o aziende interessate, vigilando poi sul rispetto delle quote riservate alle categorie dei disabili.