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Giuseppe Fanfani; ‘La città del Futuro’, il regolamento urbanistico

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Giuseppe Fanfani; ‘La città del Futuro’, il regolamento urbanistico
Gisueppe Fanfani

Arezzo – Con l’approvazione del Regolamento Urbanistico, il Comune di Arezzo si è dotato di uno strumento di pianificazione che disegna una città maggiormente vivibile, caratterizzata dall’ attenzione ai temi dell’ecologia e del decoro estetico. Incentivazioni economiche e volumetriche, quindi, per chi compie la scelta della bioedilizia e delle energie rinnovabili. Stop a quegli interventi che hanno deturpato il paesaggio, specie quello agricolo, con possibilità di recuperare superfici in un’area più vasta. Pertanto, al fine di ripulire il territorio agricolo, sarà possibile demolire annessi e trasferire, valorizzandola, la relativa superficie su aree vocate all’edificazione. Il concetto di volume viene sostituito da quello di superficie utile.
C’è quindi una spinta verso una maggiore qualità del costruito e la possibilità ai professionisti di progettare secondo criteri non puramente economici: larghezza dei muri, altezze dei solai, ampiezze delle scale e degli ingressi non peseranno più nei conteggi volumetrici. Ogni area di trasformazione porterà con sé la cosiddetta perequazione urbanistica con opere pubbliche da realizzare o nel comparto direttamente interessato o in un’area più vasta. Piazze nelle frazioni: luoghi che non solo identificheranno la zona ma che saranno anche dotate dei principali servizi pubblici per i cittadini.
Una seconda fascia di interventi, identificabili come privati, avrà una gradualità temporale che verrà definita da bandi pubblici. Questo per porre fine anche alla discrezionalità dell’amministrazione pubblica. Altra previsione di grande portata è la cosiddetta “addizione funzionale” da 30 a 60 metri quadrati che riapre per chiunque la possibilità di ampliare la propria casa e il proprio appartamento. Un volano per la ripresa economica visto anche l’indotto del settore edilizio. Sono inoltre previste le “addizioni volumetriche” fino al 35% sui fabbricati esistenti.