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Grande successo alla prima assoluta del concerto di Fabbriciani

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Arezzo – Suoni mai ascoltati prima d'ora eseguiti da strumenti innovativi e dalle dimensioni gigantesche come il flauto iperbasso lungo 13 metri. Sintesi della manualità del musicista ma anche di un innovativo progetto scientifico del'Università di Padova. E' stato questo il concerto di musica sperimentale "Suono sommerso", dedicato alle profondità abissali, che è stato eseguito ieri domenica 10 aprile al Circolo Artistico di Arezzo da due solisti d'eccezione: il celebre flautista Roberto Fabbriciani e il musicista inglese Robin Hayward. Un spettacolo unico e originale organizzato dalla Coingas Spa di Arezzo davanti ad una platea di 160 invitati per celebrare i 10 anni dalla liberalizzazione del mercato energetico locale e inserito tra gli eventi della XIII Settimana della Cultura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Questo vero e proprio evento musicale è stato introdotto da una presentazione di Oreste Bossini, critico conduttore del più ascoltato programma radiofonico dedicato alla musica classica "Radio Rai 3 Suite". Poi spazio alla musica con Fabbriciani che ha eseguito alcuni brani con il flauto iperbasso, il più grande del mondo progettato dallo stesso musicista e suonato grazie a dei guanti collegati attraverso delle micro-telecamere a una tastiera elettronica. Insieme a Fabbriciani sul palco Robin Hayward si è esibito con la tuba microtonale, modificata dallo stesso Hayward con un meccanismo che la rende capace di emettere i terzi, i quarti e i sesti di tono. I suoni di questi due strumenti sono poi stati filtrati e modificati elettronicamente dal musicista informatico e tecnico del suono Alvise Vidolin e Amalia de Gotzen che hanno utilizzato gli innovativi software del progetto “Dimensioni Gestuali” realizzato in collaborazione con il laboratorio SaMPL ( Sound And Music Processing Lab ) dell’Università di Padova. Il risultato finale è stato un concerto di circa un'ora dove il pubblico è stato letteralmente avvolto e affascinato da suoni che in certi momenti passavano dal soffio della voce alle fortissime esplosioni dei suoni percussivi e multifonici fino ad aree timbriche abissali mai ascoltate fino adesso su frequenze fino al limite dei 18 hertz, sotto il quale nessun suono è più ascoltabile. Una successione tra tensione e distensione non causata da accordi o note, ma al suono stesso e alle sue differenti frequenze ed armoniche e divisione dell’ottava di gran lunga più ampia di quella tradizionalmente divisa in 12 suoni. "Questo concerto è la dimostrazione che quando la tecnologia è al servizio della manualità dell'uomo – ha spiegato Roberto Fabbriciani – si possono produrre suoni che rappresentano i nuovi confini sonori del nostro tempo con al centro però il musicista e la sua creatività". "Sono molto contento dell'apprezzamento e della partecipazione a questo evento – ha aggiunto Alberto Ciolfi presidente della Coingas – perché, come questa musica, l'innovazione fa parte della nostra natura e si sottolinea l'impegno e l'attenzione della nostra azienda per la cultura. Inoltre ci è sembrato il modo più originale per festeggiare i 10 anni dalla liberalizzazione del mercato energetico locale che ha aperto così tante prospettive per il nostro territorio". Il concerto è stato trasmesso in diretta sulla web tv del portale ufficiale della Toscana www.intoscana.it registrando oltre 5000 accessi.
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