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Grande successo della serata con Giorgio Cremaschi

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ARezzo – Pubblico delle grandi occasioni per ascoltare Giorgio Cremaschi parlare di Fiat e del suo nuovo libro :“Il regime dei padroni, da Berlusconi a Marchionne”. La sala della Cgil di Arezzo non è stata in grado di contenere le persone arrivate per partecipare alla serata con il Presidente del comitato centrale della Fiom organizzata dal gruppo consiliare della provincia della Federazione della Sinistra. Un successo quantitativo ma anche qualitativo visto la presenza in sala di delegate e delegati di aziende aretine, di rappresentanti del mondo della scuola, della cooperazione sociale, diversi dirigenti della Cgil ed esponenti delle forze politiche schierate contro il diktat di Marchionne : la Federazione della Sinistra ovviamente, ma anche Italia dei Valori, Sel e Pcl.
“ La partecipazione e l'interesse per gli argomenti portati da Cremaschi – ha commentato il capogruppo Fds Nicotra – dimostrano come la dignità del lavoro e la lotta alla precarietà devono essere argomenti fondanti di una sinistra che recuperi la sua utilità e funzione sociale. Negli operai di Mirafiori ,che sotto ricatto hanno avuto il coraggio di dire No ad un accordo che cancella per loro i diritti costituzionali, si è riconosciuta l'Italia che non piega la testa e che più di tutti subisce il peso della crisi economica. Quel No è carico di Si : per un nuovo modello di sviluppo, per impedire la guerra tra poveri , per tutelare ed estendere i diritti dei lavoratori e conservarli per le nuove generazioni.”
Per Cremaschi “non si può essere contro Berlusconi e poi stare con Marchionne. Entrambi sono interpreti dello stesso regime, che svuota la democrazia e mette il profitto come motore esclusivo della società.”
Il dirigente Fiom ha denunciato come con questo ultimo referendum “agli operai Fiat è stato tolto il diritto di voto, ovvero di eleggere direttamente i loro rappresentanti. Da ora in poi non esisterà più la Rsu scelta dai lavoratori, ma si torna alle rappresentanze aziendali nominate dai sindacati che hanno scelto di schierarsi con Marchionne. Mai nella loro storia Cisl e Uil avevano firmato un accordo che cacciava dalla fabbrica il sindacato maggiormente rappresentativo.”
Cremaschi ha sottolineato la necessità di unire i movimenti “da quello studentesco a quello per l'acqua pubblica” e ha chiesto alla Cgil “ di rompere gli indugi e proclamare lo sciopero generale.”
Forti critiche sono state avanzate nei confronti di esponenti del Pd come Fassino e Chiamparinno “ che si sono schierati dalla parte di Marchionne”. Per Cremaschi “non c'è più spazio per chi vuole rappresentare al suo interno sia gli operai che Marchionne. O si sta con i primi o si sta con i padroni”