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Grande successo per la tappa di Indicatore della Tirreno-Adriatico

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Arezzo – La tappa aretina della Tirreno-Adriatico è stata vinta dallo statunitense Tyler Farrar, Garmin Cervelo, davanti ad Alessandro Petacchi, Lampre. Epilogo di una fantastica giornata di sport che Indicatore ha vissuto alla grande, grazie all’impegno di tantissime persone e a quello personale di Pasquale Morini e della sua Marconi Arredamenti.

Quello di Pasquale Morini è un ringraziamento ufficiale verso tutti coloro che si sono spesi perché la tappa di una gara ciclistica, che ha visto in lizza i migliori del mondo, potesse diventare una giornata indimenticabile.

Dalle forze dell’ordine alla polizia municipale che hanno lavorato senza sosta; dalla Provincia al Comune di Arezzo che hanno messo a disposizione tutti i loro servizi lungo il percorso, con grande attenzione per la segnaletica; tutte le istituzioni; tutti i gruppi sportivi ciclistici del territorio che hanno partecipato alla kermesse pre gara, con volate di 500 metri al primo delle quali veniva assegnata la fascia della Tirreno-Adriatico.

In tutto questo Indicatore s’è trasformato in una meravigliosa cornice per un evento internazionale, grazie anche ai bambini delle scuole (più di 200) che hanno partecipato attivamente alla giornata, ospitati insieme con quelli dei gruppi sportivi ciclistici in tribuna per l’entusiasmante arrivo dei professionisti, tutti infine ristorati al buffet.

Buffet, organizzato dalla Marconi Arredamenti, al quale Alfredo Martini era l’ospite d’onore insieme con Franceso Moser, Mugnaini, Poggiali e l’ex giocatore della Juventus Francesco Morini che a Indicatore ha tanti amici.

Evento nell’evento la mostra della collezione privata di biciclette storiche di Pasquale Morini, biciclette appartenute ai grandi del passato che hanno rappresentato la ciliegina sulla torta di una giornata vissuta intensamente e da protagonisti nel ciclismo che conta.

Senza dimenticare, appunto, tutti quelli che l’hanno resa speciale, dai giornalisti più famosi a tutti i media locali che si sono fatti in quattro per raccontarla.