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I Buyer Internazionali si innamorano di Tuscany Wine

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I Buyer Internazionali si innamorano di Tuscany Wine

Grande successo di pubblico per questa prima edizione di Tuscany Wine. Ma mentre il pubblico di wine lovers affolla le sale e le degustazioni, nei saloni “privati” batte il cuore business della manifestazione. Circa 50 buyer internazionali incontrano infatti le aziende espositrici, in una serie di B2B fortemente voluti della dirigenza di Arezzo Fiere e Congressi con la collaborazione del Vinitaly di Veronafiere. E le impressioni raccolte tra i compratori internazionali testimoniano la bontà della formula scelta.

“Raramente – afferma un buyer del Regno Unito – abbiamo l’occasione di conoscere e confrontarci con aziende dai piccoli numeri ma dalla grande qualità. Qui ad Arezzo li abbiamo trovati, e questo rappresenta l’ideale per quelli di noi che cercano prodotti di nicchia”.
E in effetti era proprio questo l’obiettivo primario della dirigenza fieristica: sostenere e dare visibilità anche alle piccole aziende che difficilmente possono sostenere i costi di una promozione autonoma all’estero. Portare qui tanti buyer provenienti da 18 Paesi offre a tutti i produttori una chance di mercato diversificato.

“C’è un grande desiderio di approfondimento della conoscenza del vino italiano da parte nostra- aggiunge un compratore di Barcellona – e la Toscana obiettivamente è una delle regioni più affascinanti in termini di produzione vitivinicola. Per questo è meraviglioso avere la possibilità di trovare riunite in un’unica soluzione delle realtà grandi e piccole, con tante proposte davvero accattivanti in termini di qualità e offerta. Abbiamo “scoperto” che esiste una Toscana ancora tutta da scoprire”.

I buyer hanno inoltre sottolineato come esista, da parte delle aziende espositrici, la volontà di creare un rapporto di fiducia con i compratori esteri.

“ Le aziende che abbiamo incontrato hanno mostrato una grande apertura mentale – racconta un operatore texano – e ascoltano con attenzione i nostri consigli, pronti a seguirci nei percorsi più idonei ad affrontare i mercati dei nostri rispettivi paesi”.
Un coro unanime di consensi è stato infine rivolto all’organizzazione, ritenuta assolutamente all’altezza della situazione. Un buon viatico per le future edizioni di Tuscany Wine.