Home Attualità I giovani tunisini accolti in Altotevere verso una nuova vita

I giovani tunisini accolti in Altotevere verso una nuova vita

0
I giovani tunisini accolti in Altotevere verso una nuova vita

Sansepolcro – Le lacrime alle partenza mentre salutano i volontari che li hanno accolti, anche se per una sola settimana. Un biglietto del treno in mano con una destinazione sconosciuta: Ventimiglia, Trapani, Ancona, Bologna… Dove ad attenderli ci sarà un amico, un parente o, in alcuni casi, nessuno. Sono queste le immagini belle e commoventi, le testimonianze di solidarietà con cui vogliamo ricordare i 22 ragazzi tunisini che sono stati ospitati nella struttura della Pieve di Canoscio a Città di Castello, e che sono partiti dopo aver ricevuto il permesso di soggiorno temporaneo.
Dopo aver lasciato tutto, dopo aver attraversato il mare vedendo la morte in faccia, sono giunti a Città di Castello. Giovani tunisini dai 18 ai 30 anni in cerca di lavoro, con la speranza di poter raggiungere amici e parenti che già lavorano in Europa. Ad accompagnarli alla stazione di Arezzo, alla partenza verso una nuova vita, c’erano i volontari della Protezione civile, della Caritas e dell’associazione Altotevere senza frontiere.
Nell’occasione, l’associazione “Altotevere senza frontiere” prende le distanze da coloro che hanno fatto battaglie contro l’accoglienza di questi ragazzi, bollandoli come terroristi islamici, come delinquenti, e da coloro che hanno annunciato la creazione di un comitato per fare sì che non sia più ospitato nessuno alla Pieve di Canoscio, considerandola una grande occasione sprecata di crescita, di integrazione e di messa in atto di quei valori di solidarietà e di accoglienza che, pur con le dovute cautele, stanno alla base non solo dell'associazione, ma di ogni società civile.

Exit mobile version