Home Attualità I mercati di Campagna Amica in provincia di Arezzo

I mercati di Campagna Amica in provincia di Arezzo

0
I mercati di Campagna Amica in provincia di Arezzo

I mercati di Campagna Amica in provincia di Arezzo sono quelli che producono il maggior volume d’affari in Toscana: 120.000 euro al mese. La stessa cifra raggiunta da Siena, ma molto più di quello che riescono a fare Firenze-Prato (100.000), Grosseto (60.000), Pisa (55.000), Lucca (53.000), Pistoia (34.000), , Massa Carrara (20.000) e Livorno (15.000). Significativo anche il numero dei visitatori che ogni mese affollano le gialle bancarelle dei mercati: 40.000 al mese, in Toscana con Arezzo che ne ha 6.000, la stessa cifra di Firenze-Prato e poco meno di quello che possono vantare province tradizionalmente agricole come Grosseto e Siena che di visitatori ne hanno 6.500. Le aziende che aderiscono a Campagna Amica, in Toscana sono 310 mentre ad Arezzo sono 40. A questo gradimento espresso dai compratori corrisponde un indubbio vantaggio per le aziende che riescono così ad incrementare i propri guadagni grazie alla vendita diretta. E per le aziende agricole che hanno molte difficoltà a far quadrare i bilanci si tratti di un’ importante boccata d’ossigeno. Attualmente i mercati di Campagna Amica coprono l’intera provincia e tutti i giorni della settimana, esclusa la domenica: il lunedì a Camucia, il martedì a San Giovanni Valdarno, il mercoledì ad Arezzo in piazza Giotto, il giovedì a Sansepolcro, il venerdì ancora ad Arezzo alle Caselle e il sabato a Bibbiena. E sulle bancarelle gialle si può davvero trovare di tutto: dalla frutta agli ortaggi, dalla carne fresca e pronta a cuocere agli insaccati, dai prosciutti al miele e derivati, all’olio e alle creme che utilizzano loro verde, al vino, alle uova, ai fiori, ai formaggi freschi o stagionati, alla verdura, alle farine, alle castagne fino ad arrivare ad alcuni tentativi di offrire pane e pasta. I mercati di Campagna Amica hanno dovuto superare non poche difficoltà perché spesso ritenuti, ingiustamente, una concorrenza al commercio tradizionale in sede fissa. Nessuna concorrenza spiega il direttore provinciale di Coldiretti Giampiero Marotta – ma una complementarietà che permette di offrire ai consumatori prodotti dai sapori antichi, di grande freschezza a prezzi pia' bassi grazie all’abolizione degli intermediari e di eccellente qualità e garantisce a chi produce, spesso a prezzo di grandi sacrifici, di poter fare affidamento su un reddito aggiuntivo. Insomma, quella che un anno fa sembrava una scommessa sostenuta solo dalla Coldiretti, oggi è diventata un’iniziativa apprezzata dal consumatore e sostenuta da molte amministrazioni pubbliche che hanno facilitato la ricerca di spazi idonei ad installarvi le gialle bancarelle di Campagna Amica.