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Il saluto del questore Ferlizzi in Consiglio comunale

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Il saluto del questore Ferlizzi in Consiglio comunale
Palazzo Comune Arezzo

Arezzo – In apertura di seduta è toccato al Prefetto Felice Ferlizzi rendere omaggio alla città di Arezzo introdotto dal Sindaco Giuseppe Fanfani: “è doveroso da parte della nostra collettività, con tutti i consiglieri presenti, ringraziare un uomo delle istituzioni che ci lascia. Conosco Ferlizzi da anni e ne ho potuto apprezzare le grandi capacità operative, la fermezza di carattere, il polso necessario, la correttezza e l'onestà di fondo, doti imprescindibili per chi è chiamato ad avere un livello di grande responsabilità sul campo della sicurezza. I tempi che il questore ha affrontato sono stati difficili, caratterizzati da una sempre maggiore crisi del sistema della legalità. Per la prima volta abbiamo assistito e ci siamo confrontati con fenomeni di criminalità sconosciuti. A essi la questura, ha dato una risposta esemplare. I successi, anche statistici, non sono casuali ma frutto di lavoro costante, poco visibile e non sempre apprezzato. Ma grazie a questo, il territorio ne è uscito positivamente. Spero che Ferlizzi porti sempre con sé il ricordo di una città che le vuole bene”.
Felice Ferlizzi: “effettivamente di lavoro ce n'è stato molto. Le cose più importanti le abbiamo risolte, manca di chiudere la partita delle rapine agli orafi più eclatanti ma siamo anche qui in dirittura d'arrivo. Sulla sicurezza si deve lavorare giorno per giorno senza pensare di essere arrivati a risultati definitivi. Lascio Arezzo in una buona situazione, calano i reati e aumentano le segnalazioni dei cittadini al 112 e al 113: voglio dire che quando s'incrementa la partecipazione del cittadino anche su questo tema, le città migliorano.
Importante è stato anche il lavoro fatto per mantenere una situazione di ordine pubblico senza militarizzate il territorio ma facendo sì che ogni manifestazione del pensiero potesse esprimersi serenamente e senza contrapposizioni. Chi lo sa che il futuro non ci riservi nuove occasioni d'incontro, d'altronde i miei affetti familiari si dividono tra Roma, Viterbo e Arezzo”.
Erano presenti il vice-questore Paolo Terracciano e il comandante della PM Valeria Meloncelli.