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Il Teatro Petrarca: una storia dal 1833

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Il Teatro Petrarca: una storia dal 1833

Arezzo – “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti. Era il 21 aprile 1833 e si inaugurò con la tragedia lirica in due atti del grande operista e compositore bergamasco la storia del Teatro Petrarca di cui l’amministrazione comunale ha annunciato l’avvio delle opere di restauro con il relativo cantiere che aprirà il 9 aprile.
Marianna Brighenti e Luigi Biondini, sono certamente meno noti al grande pubblico rispetto ad altri nomi eppure il successo di questa prima rappresentazione fu ottenuto proprio grazie alla bravura dei due attori.
Dopo di loro chi ha calcato il prestigioso palcoscenico aretino? Tanti protagonisti del teatro italiano che scorreranno in sequenza nella serata del 22 marzo quando il Comune di Arezzo ha pensato di celebrare l’apertura del cantiere dei lavori di restauro della struttura con una festa alla quale la cittadinanza è invitata a partire dalle 21.
Qualche nome? Glauco Mauri, pesarese, non solo attore ma anche regista teatrale e doppiatore.
Franca Valeri, milanese, attrice, conduttrice televisiva, scrittrice e autrice teatrale, nota per la sua lunga carriera di interprete caratterista.
Giorgio Gaber, anche lui milanese, l’indimenticabile “Signor G”, cantautore, attore, commediografo, chitarrista di vaglia tra i primi interpreti del rock and roll italiano, iniziatore, assieme a Sandro Luporini, del genere del teatro-canzone.
Carmelo Bene, salentino considerato uno degli artisti più poliedrici nella storia del teatro ma anche una controversa figura, spesso oggetto di clamorose polemiche.
Eduardo De Filippo, napoletano, noto anche solo come “Eduardo”, uno dei più grandi esponenti non solo del teatro ma della cultura italiana del Novecento. Senatore a vita nominato nel 1981 da Sandro Pertini.
Totò, napoletano, al secolo Antonio De Curtis, “Il principe della risata”, uno dei più grandi interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano. Ma Totò è stato anche poeta e paroliere di canzoni entrate nella leggenda.
Vittorio Gassman, genovese, uno dei “mostri” della commedia all’italiana, “Il mattatore”, interprete di film che hanno segnato davvero un’epoca, ricordato per la sua assoluta professionalità al limite del maniacale, il magnetismo e la versatilità che lo portò a una lunga carriera teatrale.