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In funzione anche il secondo acceleratore lineare in Radioterapia

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In funzione anche il secondo acceleratore lineare in Radioterapia

Arezzo – Alla Unità di Radioterapia del San Donato, l’agosto è iniziato con la messa a regime anche del secondo acceleratore lineare, montato e collaudato a tempo di record. Si sono così conclusi i lavori (importo quasi sei milioni di euro), che in un anno hanno consentito la sostituzione integrale delle vecchie apparecchiature. I due nuovi acceleratori lineari, affiancati da una Tac-simulatore, sono all’avanguardia in Italia e garantiranno non tanto un aumento dei casi trattati, ma certamente una qualità superiore.
“Il primo acceleratore ha dei programmi che agiscono – spiega Pietro Ponticelli, direttore della radioterapia – sulla "quarta dimensione" (le radiazioni possono essere commisurate alla profondità o allo spessore della zona da colpire): un acceleratore in grado di correggere l'intensità dei raggi che vengono programmati per colpire le aree da trattare, con quella che viene definita "radioterapia adattativa". Il secondo acceleratore, uguale al primo, riesce a "colpire" una area più vasta.”.

L’intera unità operativa è stata sottoposta con l’arrivo del nuove attrezzature anche ad un rinnovo del look. Con un rifacimento di pavimenti e tinteggiatura dei locali, realizzati con colori studiati per "accogliere e accompagnare" i pazienti alle cure di radioterapia. Le sale che ospitano gli acceleratori, hanno sul soffitto una serie di grandi schermi dove scorrono immagini in grado di rilassare e dare benessere psicologico ai pazienti in cura.

Sotto il profilo organizzativo il ritorno a due acceleratori lineari, porterà ad una ripresa piena e funzionale dell’attività dai primi di settembre. Una volta smaltite le liste di attesa che si erano create (nonostante il prolungamento organizzato dell’orario nell’unico acceleratore funzionante e “l’aiuto” fornito dagli ospedali di Ponte a Niccheri e di Siena per curare i pazienti che non potevano attendere), si tornerà ad una condizione di normalità. Come sempre, corsia preferenziale per gli interventi che per esigenze cliniche devono essere subito trattate, programmazione ai tempi necessari per gli altri.
Sono in media 85 i pazienti che quotidianamente si sottopongono a radioterapia.
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