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Inaugurata al Pionta la palazzina del Polo Formativo

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Inaugurata al Pionta la palazzina del Polo Formativo

Da quell’edificio è passata la storia. Quella pesante dei manicomi, quella affascinante che ha portato alla legge che ne ha decretato la chiusura. Per poi diventare un edificio a disposizione dell’azienda sanitaria che da tre decenni lo utilizza come sede di didattica. La scuola infermieri, che oggi più correttamente si chiama Polo Aziendale di formazione, legato all’Università con i suoi corsi di laurea. E con la ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza a cui è stato sottoposto, conquistando nello stesso volume quasi il doppio dei metri quadrati, ospita anche il Cat, Centro Ausili Tecnologici.
Stamani il taglio inaugurale del nastro, con l’intervento del Vescovo Fontana (”Qui c’era il reparto agitati, qui è passata la sofferenza più grande, a voi studenti spetta il compito di lavorare per il bene degli uomini), il vicepresidente della Provincia Ricci, i rappresentanti dell’Università di Siena, del Comune, dell’Inpdap, e ovviamente la direzione dell’Azienda sanitaria.

LA RISTRUTTURAZIONE
L’immobile fa parte di un complesso di edifici realizzati agli inizi del ‘900 originariamente destinati a “Manicomio Provinciale”; dal 1975 è iniziato lo smantellamento delle strutture manicomiali. L’edificio da allora è stato destinato a sede della Scuola Infermieri e Tecnici della Usl di Arezzo.
Nell’agosto del 2009 il Direttore Generale Enrico Desideri, preso atto delle carenze igieniche e strutturali in cui versava l’immobile, ne ha disposto la ristrutturazione, ravvedendo anche l’esigenza di maggiori spazi per le attività didattiche e per quelle dimostrative anche per gli ausili ai pazienti ed utenti con ridotte capacità motorie (Centro Ausili Tecnologici). E’ stato avviato un confronto con la Provincia ed il Comune di Arezzo che ha portato alla realizzazione di un progetto di ristrutturazione che tenendo conto della grande altezza dei locali, ha consentito di aumentare la superficie utile dell’immobile realizzando un piano superiore con la posa di un solaio intermedio.
L’opera di ristrutturazione è stata seguita dall’Area Tecnica della Usl8 diretta dall’Ing. Gilberto Cristofoletti con una attenta opera di programmazione e coordinamento compiuta dal geometra Alessandro Caneschi.
L’edificio è costituito da quattro corpi di fabbrica di sviluppo prevalentemente longitudinale che intersecandosi creano delle corti interne dotate di piccole aiuole ed alberature di alto fusto.
La copertura era originariamente realizzata con struttura portante in legno ed era in pessimo stato generale.
L’edificio presentava anche un’elevata vulnerabilità sismica. In un primo momento si è intervenuti nella sola copertura per rimuovere le situazioni più pericolose. Il cantiere vero e proprio è partito nel febbraio 2010 con la progettazione e la direzione dei lavori per il restauro e il risanamento conservativo dell’immobile affidati allo Studio di Ingegneria Ing. Alessandro Rossi di Arezzo, e i lavori appaltati alla Ditta Edilfab S.r.l. di Arezzo, per un importo di 1.450.000 euro; i lavori sono iniziati nel Settembre-Ottobre 2010 e adesso sono giunti, in tempi record, a conclusione.
Questa è quasi certamente una delle pochissime strutture didattiche perfettamente a norma per la stabilità sismica della Toscana, conforme alle norme sul contenimento dei consumi energetici in virtù della impermeabilizzazione e della coibentazione della nuova copertura.
La struttura prima aveva un utilizzo di 1.350 metri quadrati, passati adesso a 2.500 con la divisione in altezza dei locali e la creazione di apposite scale ed ascensori.
Adesso l’edificio ospiterà al piano inferiore il Polo Formativo e al piano superiore il Cat.

L’ATTIVITA’ DEL POLO FORMATIVO
Una delle scommesse vinte in questa opera di ristrutturazione e ampliamento, è quella di non aver mai interrotto, nemmeno per un giorno le lezioni, grazie ad una attenta gestione del cantiere e alla collaborazione che non è mai mancata da parte di docenti, studenti e personale di supporto.
All'interno del Polo Aziendale di Formazione sono organizzati una serie di corsi, alcuni dei quali storici.
Ci sono le Lauree Triennali Sanitarie ìn infermieristica (per un totale di 150 studenti, 50 per ogni anno accademico), di Tecnico Sanitario di Laboratorio (30 studenti, 10 per ogni anno accademico), di Fisioterapia (30 studenti, 10 per anno accademico).
Si tengono poi i corsi regionali di Operatore Socio Sanitario (OSS): 60 gli allievi corsisti OSS base, 30 gli allievi corsisti per OSS con formazione complementare (ulteriore qualificazione per chi è già in possesso dell'attestato OSS).
E ancora: Corsi per Addetto all'Assistenza di Base – ADB organizzati attraverso l'Agenzia del Polo Aziendale di Formazione: 2 corsi per rispettivi 20 studenti ciascuno.

IL CAT: UN SERVIZIO INTEGRATO A SOSTEGNO DEI DISABILI
L’edificio ospita al piano superiore la nuova sede del Centro Ausili Tecnologici, una struttura integrata di servizi a supporto della disabilità e della non autosufficienza, frutto della collaborazione fra Provincia, Comune, Asl 8, Ufficio Scolastico Provinciale e Inpdap con un investimento complessivo di circa 250 mila euro.
L’area è limitrofa all’attuale Cedocar ed è caratterizzata dalla compresenza di strutture aziendali preposte sia all’erogazione degli ausili che alle attività formative: un’area quindi particolarmente idonea ad ospitare un centro finalizzato ad ottimizzare il servizio di fornitura degli ausili, sia dal punto di vista tecnologico che di consulenza e di formazione, ad un utenza in continua crescita.
Molte le attività che saranno presenti nel CAT (l’attivazione del servizio a pieno regime è prevista per febbraio 2012): formazione, informazione, consulenza, valutazione tecnica sul corretto utilizzo degli ausili motori, domotici, elettronici ed informatici in grado di migliorare le condizioni di vita quotidiane di persone disabili e non autosufficienti; attività di supporto socio-psicologico alla scelta delle soluzioni più idonee rispetto ai bisogni; formazione e aggiornamento degli operatori socio-sanitari, scolastici, professionali, sanitari coinvolti a vario titolo nel campo della disabilità e non autosufficienza; attività di ricerca sulle conoscenze tecniche e metodologiche nel settore degli ausili; organizzazione e gestione di banche dati, software e materiale didattico anche a livello scolastico; attività medica specialistica per l’integrazione degli aspetti clinici con quelli riabilitativi; individuazione di percorsi assistenziali coerenti ed integrati.
Così come saranno molteplici i destinatari dei servizi attivi presso il Centro Ausili: persone disabili, anziani e loro famiglie, assistenti domiciliari, operatori della riabilitazione, medici, psicologi, infermieri, educatori, insegnanti, professionisti coinvolti nella costruzione (geometri, architetti, ingegneri, impiantisti), aziende pubbliche e private.
Un Centro che si muove quindi in svariati ambiti disciplinari: mobilità e postura, cura personale e attività della vita quotidiana, controllo dell’ambiente e domotica, sicurezza degli utenti con disabilità, accesso a strumenti informatici, comunicazione, software educativo, legislazione sugli ausili.
Collabora al progetto anche l’Ufficio Scolastico Provinciale attraverso il proprio Centro Territoriale di Supporto per le nuove tecnologie e disabilità, inaugurato in dicembre presso l’Itis “Galileo Galilei” di Arezzo e finalizzato a garantire una scuola di qualità anche agli alunni con bisogni educativi speciali
Nei nuovi locali sono stati individuati due grandi ‘open space’, destinati agli ambienti e postazioni per le consulenze, due stanze per gli operatori e una per la segreteria. In tali spazi ci sarà la mostra per provare gli ausili e le soluzioni domotiche da trasferire nelle abitazioni degli utenti e alcuni sistemi di teleassistenza, monitoraggio e controllo. L’accessibilità al Centro è garantita da un ascensore di dimensioni adeguate al trasporto di carrozzine e ausili ingombranti.
Dopo l’inaugurazione della nuova sede operativa, il progetto di creazione del nuovo Cat troverà a breve il suo completamento nell’attivazione delle professionalità aggiuntive previste (ingegnere, fisioterapisti, logopedisti, psicologo ed assistente sociale), oltre ad un potenziamento della mostra ausili.