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Intervento del Presidente della Comunità Montana Sandro Sassoli

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Intervento del Presidente della Comunità Montana Sandro Sassoli

Casentino – In seguito alle dichiarazioni del Comune di Bibbiena sul bilancio del 2011 delle gestioni associate interviene il presidente della Comunità Montana Sandro Sassoli:
“Se l’Ufficio stampa del Comune di Bibbiena si fosse meglio informato avrebbe evitato di esporre il Sindaco a critiche e non vale a ciò nemmeno la tardiva modifica del comunicato del 1 Marzo 2011 a rettifica del precedente. Infatti è agli atti che la Conferenza dei Sindaci di lunedì 28 Febbraio non ha espresso nessun voto. In quella data è stato presentato solo il budget 2011 della Casentino Servizi, servizio ambiente, dal quale risulta un aumento medio per il Comune di circa il 3% dovuto in massima parte al rinnovo contrattuale dei dipendenti fissi e a convenzione, all’aumento del gasolio, agli ammortamenti per investimenti fatti nel 2010 e per i costi in aumento del selettore di Terranova. Per gli altri servizi la Conferenza dei Sindaci aveva già discusso in data 18 Febbraio 2011; nei prossimi giorni, dopo l’approvazione definitiva della Conferenza dei Sindaci convocata per lunedì 7 Marzo, la Comunità Montana fornirà un dettagliato dato che evidenzia comunque una diminuzione di spesa. Per quanto ci riguarda non abbiamo mai, in questi mesi, polemizzato con i comuni ed altri Enti Locali, abbiamo grande rispetto delle istituzioni e di chi le rappresenta. Nel contempo riteniamo giusto però che vengano fornite notizie vere, ad esempio sui costi per il comune di Bibbiena del servizio SUAP in base ai dati di bilancio: anno 2008 circa 21mila euro, anno 2009 circa 18mila euro, anno 2010 circa 16mila euro se il Comune fosse rimasto per tutto l’anno. E’ compito dei Sindaci e dei rispettivi Consigli Comunali decidere il futuro assetto istituzionale del Casentino e non certo dal Presidente della Comunità Montana. Un futuro assetto che deve rispettare leggi nazionali e regionali in materia attualmente in vigore. Leggi che obbligano alcuni Comuni, in particolare quelli inferiori ai 3mila abitanti, ad esercitare le loro funzioni fondamentali in associato attraverso Unione dei Comuni o Convenzioni ed è ovvio che in un territorio come il nostro, come nel resto della montagna toscana, anche i comuni ad oggi non obbligati non possono non tenere presente che la realtà è associarsi. E’ auspicabile che i Sindaci e i rispettivi Consigli Comunali facciano scelte consapevoli e funzionali senza sterili polemiche o presunte prevaricazioni. Se qualcuno preferisce altre strade è libero di farlo, ma nel contempo non può giornalmente criticare che li pensa in modo diverso”.

Il Presidente
Sandro Sassoli