Home Attualità Economia Intervento di Piervenanzi su etichettatura degli alimenti

Intervento di Piervenanzi su etichettatura degli alimenti

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Arezzo – "Un provvedimento atteso soprattutto dai consumatori che si dichiarano in Europa e soprattutto in Italia "attenti" all'origine dei prodotti. Un provvedimento fortemente voluto dagli imprenditori artigiani del settore agroalimentare fortemente interessati a difendere e a rendere visibile la
qualità della produzione delle eccellenze made in Italy".
Fabrizio Piervenanzi, Presidente della Federazione Alimentazione di Confartigianato è soddisfatto. La Commissione Agricoltura della Camera, infatti, ha approvato definitivamente all'unanimità in sede legislativa le "Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari", a conclusione di una battaglia durata oltre dieci anni.
"Conoscere l'origine dei prodotti ? sottolinea Piervenanzi – è fondamentale per i consumatori italiani ed europei. Da una ricerca dell'Ufficio studi di Confartigianato condotta su dati Eurobarometro risulta che 1 cittadino europeo su 3, vale a dire 129 milioni di persone, sceglie cosa acquistare sulla base dell'origine dei prodotti riportati in etichetta. Una propensione che cresce proprio per i prodotti alimentari: il 43% dei
cittadini dell'Ue, pari a 175 milioni di persone, acquistano gli alimenti influenzati dalla consapevolezza della provenienza dei prodotti.
L'attenzione all'origine dei prodotti in Italia riguarda 25 milioni di
persone".
"Ci aspettiamo adesso – conclude Piervenanzi – che l'Europa non bocci l'iniziativa italiana, in contrasto con la "direttiva etichettatura 2000/13/CE che prevede l'indicazione dell'origine solo a titolo volontario
per la generalità dei prodotti, mentre per altri – tra cui ortofrutta, carni bovine e di pollo, uova, miele, prodotti ittici freschi tale indicazione è già obbligatoria. Potrebbe ripetersi quanto successo per la
tracciabilità dei prodotti tessili con la legge Reguzzoni-Versace i cui decreti attuativi sono stati bocciati proprio ieri da alcuni Stati Membri e rispediti in Italia per ulteriori modifiche".