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Istat, nel paniere l’iPad e il fast food etnico

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Istat, nel paniere l’iPad e il fast food etnico

Roma, 4 feb. (Adnkronos) – Cambia anche quest'anno il paniere dell'Istat per calcolare l'inflazione. Rispetto al 2010, entrano nel paniere 2011 i Tablet Pc, l'ingresso ai parchi nazionali, ai giardini zoologici e botanici, il servizi di trasporto extraurbano multimodale integrato, il fast food etnico, il salmone affumicato. Esce invece la posizione Noleggio Dvd. Queste variazioni, sottolinea l'Istat, riflettono i cambiamenti dei consumi delle famiglie in relazione sia all'evoluzione dei comportamenti, come nel caso, ad esempio, dell'introduzione del Fast food etnico, sia alle dinamiche dell'offerta, in particolare quella legata alle nuove tecnologie, ed è il caso, ad esempio, dell'ingresso del Tablet Pc e dell'eliminazione del Noleggio Dvd. A livello territoriale, invece, sono 85 i comuni capoluogo di provincia che concorrono al calcolo degli indici contro gli 83 del 2010. In particolare, il comune de L'Aquila riprende l'attività di rilevazione, dopo due anni di interruzione a causa degli effetti del terremoto del 2009, mentre entrano le province di Messina e Salerno. Complessivamente, la copertura in termini di popolazione provinciale è pari all'86,7%, riferisce ancora l'Istat sottolineando che la partecipazione dei comuni capoluogo di provincia è totale per 10 regioni (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Campania e Basilicata), mentre resta incompleta nelle altre, in particolare in Puglia (40,6%), Sardegna (53,7%) e Marche (65,2%). A livello di ripartizioni geografiche la copertura è totale nel Nord-Est, è pari al 93,6% nel Nord-Ovest, all'83,2% nel Centro, al 77,0% nel Sud, per arrivare al 74,4% nelle regioni insulari. A partire da gennaio 2011, continua l'Istat, gli indici dei prezzi al consumo vengono inoltre calcolati secondo un nuovo e più articolato schema di classificazione della spesa per consumi, che recepisce, con alcuni adattamenti, la proposta di revisione della classificazione Coicop definita a livello europeo. L'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) viene diffuso con un livello di dettaglio che arriva a 319 Segmenti di consumo, contro le precedenti 204 Voci di prodotto. Il paniere 2011, prosegue ancora l'Istat, è composto da 1.377 prodotti, che si riaggregano in 591 posizioni rappresentative; su queste vengono calcolati mensilmente i relativi indici dei prezzi al consumo. Tra le posizioni, già contenute nell'indice precedente, ci sono i Servizi di telefonia mobile (traffico voce ed sms) e i Servizi internet da rete mobile. L'Istat sottolinea come gli indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) e per le famiglie di operai e impiegati (Foi) a partire proprio dalle stime di gennaio sono diffusi con base di riferimento 2010 (2010=100), che va a sostituire la precedente base del 1995. Nessuna variazione, invece, per l'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA), che continua ad essere calcolato e diffuso con base di riferimento 2005=100. Nel complesso, le quotazioni di prezzo rilevate ogni mese ammontano a 578.000, di cui 510.000 raccolte sul territorio e inviate all'Istat dagli Uffici comunali di statistica e 68.000 rilevate in modo centralizzato dall'Istat.

Articlolo scritto da: Adnkronos