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Istituzioni al fianco dei cittadini nel passaggio a digitale terrestre

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Arezzo – Una task force regionale, con il supporto sul territorio delle Province con il ruolo di coordinamento e dei Comuni come referenti diretti per i cittadini, è al lavoro in vista dell'imminente passaggio della Toscana al digitale terrestre. L'annuncio è stato questa mattina nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia dal coordinatore di questa task force Oreste Giurlani, che si è incontrato con gli amministratori locali per illustrare le iniziative messe in campo dalla Regione per limitare i disagi e le problematiche di questo cambio tecnologico. "Siamo a conoscenza dei disagi che questo passaggio ha già causato ai cittadini in altre regioni – ha affermato l'Assessore provinciale all'innovazione Piero Ducci – e per questo ci mettiamo a disposizione per svolgere un ruolo attivo di coordinamento, consapevoli del fatto che intervenire per i Comuni, in una situazione difficile come quella che gli Enti locali stanno vivendo, sarà molto più difficile che in passato". La data prevista per il passaggio al digitale ad Arezzo è quella del 17 e 18 novembre e nel territorio provinciale saranno soprattutto Casentino e Valtiberina le realtà nelle quali si presenteranno le maggiori problematicità, perché in molte realtà sono attivi per la visione dei canali in analogico ripetitori istallati a proprie spese dai Comuni che dovranno essere obbligatoriamente spenti ed adeguati, con una spesa che si aggira tra i 15.000 ed i 25.00 euro. "Il primo problema è quello della copertura, del quale saranno chiamati ad occuparsi le amministrazioni locali alle quali i cittadini faranno riferimento per avere risposte -, ha spiegato Oreste Giurlani. Per questo abbiamo costituito una sala operativa che darà informazioni in collegamento con il Ministero sui tempi e le modalità di copertura di porzioni anche piccole di territorio. C'è poi la grande questione dell'informazione capillare ai cittadini, che potrebbero trovarsi da un momento all'altro a non poter più vedere la televisione, e su questo la nostra attenzione va soprattutto ad anziani soli ed alle fasce deboli della popolazione, per assistere i quali abbiamo istituito una rete con punti digitali in ogni comune gestiti dalle associazioni di volontariato. Partirà poi da oggi una campagna di comunicazione a raso, con ogni mezzo, per garantire a tutti le necessarie informazioni su quanto sta per succedere. Ultima, ma non in ordine di importanza, la situazione delle emittenti locali, che non sanno ancora l'esito del bando per l'assegnazione delle frequenze e che saranno quindi costrette a periodi di spegnimento del proprio segnale che può andare da qualche giorno, fisiologico comunque anche per le più attrezzate, a settimane e, in qualche caso, anche mesi. Anche su questo fronte la Regione si è impegnata perché è necessario garantire il pluralismo e difendere l'occupazione. Per il momento è giusto che siano le istituzioni a muoversi, mentre ai cittadini consigliamo calma perché ogni valutazione sugli impianti di ricezione è opportuno farla a switch-off avvenuto, anche se è chiaro che senza un decoder o una tv di nuova generazione non sarà possibile avere l'accesso a nessun canale, se non tramite parabola e satellite che taglia fuori però l'informazione regionale e locale", ha concluso Giurlani.