Home Attualità Economia La CGIL in piazza: chiesti gli ‘Stati generali del lavoro’

La CGIL in piazza: chiesti gli ‘Stati generali del lavoro’

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La Cgil della Valtiberina torna in piazza. Lo farà venerdì prossimo, 21 ottobre, con una manifestazione in programma alle 17.30. Interverranno il Segretario provinciale Cgil, Giorgio Cartocci e i dirigenti delle principali categorie della confederazione: dagli alimentaristi all’abbigliamento, dalla cooperazione ai pensionati. L’iniziativa è stata presentata questa mattina dal Segretario di Zona, Gianfranco Torzini e da quello della Lega pensionati, Maddalena Senesi

“La manifestazione – ha detto Torzini – servirà anche a rimettere al centro del confronto politico nel nostro territorio il lavoro e quindi la situazione delle molte aziende in difficoltà. In tutti i settori: agricoltura, meccanica, abbigliamento, commercio. Serve una risposta complessiva e tutte le componenti della società sono chiamate a dare il loro contributo per affermare una prospettiva di sviluppo”.

La CGIL propone alla pubblica amministrazione con particolare riferimento al Comune capoluogo e all'unione dei Comuni di organizzare entro metà dicembre gli “Stati Generali del lavoro” con le organizzazioni dei datori di lavoro (industria, artigianato, commercio, cooperazione), le organizzazioni rappresentative delle aziende di credito, le organizzazioni sindacali, le amministrazioni pubbliche presenti nella Valtiberina e ogni altra associazione interessata a svolgere un ruolo nella promozione, nella formazione e nella conoscenza.

“In questa occasione, da rendere stabile e con cadenza almeno semestrale – ha sottolineato Torzini – si dovranno anche predisporre le azioni necessarie a mantenere, in materia di lavoro, il massimo livello di legalità possibile. Quindi gli impegni per la sicurezza, il rispetto dei contratti e delle leggi, la lotta al lavoro nero”.

Insieme a questo appuntamento, la CGIL propone che si stabiliscano regole per gli appalti che evitino la logica del massimo ribasso e l'attivazione di una contrattazione sociale tra amministrazioni e organizzazioni sindacali a tutela degli interessi dei più deboli sia sotto il profilo del sostegno al reddito, sia sotto quello della difesa della qualità della vita e della civile convivenza.

“Gli eventi nazionali di questi giorni – ha concluso Torzini – testimoniano che il livello di guardia è stato raggiunto e che le classi dirigenti hanno ancora poco tempo per dare le risposte che i cittadini si aspettano. L'appuntamento che proponiamo per la Valtiberina può rappresentare quell'assunzione di responsabilità necessaria per ridare alla gente fiducia e speranza”.

Articlolo scritto da: CGIL Valtiberina