Arezzo – Doveva essere una cena tra amici. Lui la invita, lei accetta di buon grado e poi decidono di fare un giro in macchina. Insomma stando ai fatti due ragazzi che dopo aver trascorso la prima parte della serata ad Arezzo si fanno un giro, come si dice in gergo, in Casentino. Tutto normale finchè il giovane di punto in bianco non imbocca una traversa e spenti i fari salta letteralmente addosso alla ragazza. Protagonisti della vicenda un imprenditore pakistano residente da tempo in città ed una sua coetanea rumena. La parola fine a questa storia è stata scritta ieri mattina in tribunale dove lo straniero è stato condannato dal giudice Giampiero Borraccia ad un anno e otto mesi per violenza e minaccia. Minaccia perchè la ragazza, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, dopo l'aggressione era riuscita a convincere l'uomo a lasciarla stare e a farsi riaccompagnare in città dove ad attenderla c'era una sua amica alla quale aveva raccontato subito l'accaduto. Un racconto che, però, scatenò l'ira di quest'ultima tanto che iniziò ad inveire contro l'imprenditore che a sua volta minacciò le ragazze con tanto di cacciavite alla mano. Ieri mattina l'ultimo atto della vicenda in aula dove il pakistano, rappresentato dall'avvocato Antonio Bonacci, ha patteggiato una pena ad un anno ed otto mesi complessivi.