Home Attualità La lezione della crisi e le vie d’uscita possibili

La lezione della crisi e le vie d’uscita possibili

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Arezzo – Un forum pubblico a mezzo tv per riscoprire il valore del lavoro e dell’economia reale. È quello promosso dall’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, l’associazione “Da cristiani in politica”, Acli e Mcl della provincia di Arezzo, per riflettere sulle possibili vie d’uscita dall’attuale crisi economica. Ed è proprio per trovare risposte a queste nuove sfide che giovedì 14 aprile alle 21.30 la puntata della trasmissione “Caffè bollente” condotta da Luigi Alberti su Teletruria parlerà di Economia di Comunione, Finanza Etica e delle Cooperative sociali. Ad approfondire queste particolari forme di economia che cercano di conciliare crescita e bene comune ci saranno il dott. Francesco Minoli referente per l’Umbria e la Toscana dell’Economia di Comunione, il dott. Mauro Bracci esperto di Finanza Etica e Micro Credito e la dott.sa Elisabetta Giustini presidente della cooperativa sociale “La Tappa” di Arezzo.
“Il primo appuntamento di questa serie di incontri che abbiamo ideato – spiega il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro padre Antonio Airò – nasce per ascoltare, discutere e confrontarci su queste forme di economia che non si fondano sulla ricerca del profitto fine a se stesso, ma rappresentano esperienze concrete di economia che funziona e produce ricchezza senza mettere ai margini l’uomo. La Finanza Etica e l’Economia di Comunione e dal variegato mondo dei soggetti della così detta economia civile e sociale, che per larghi tratti attingono alla tradizione cristiana, non possono essere etichettate come realtà velleitarie o di nicchia, ma sono risposte già in atto all’attuale modello economico basato su un mercato e una finanza sfuggite al governo e ai controlli più elementari”.
In questo percorso, la questione più rilevante è, quindi, quella di stimolare intelligenze, pensiero, ricerca non solo tecnica, per individuare nuove regole per uscire dalla crisi senza che si ripetano le stesse distorsioni. L’auspicio, è quello di individuare nuove vie perché anche la politica si assuma le sue responsabilità e, a partire dalle prossime amministrative, metta al centro dei programmi iniziative precise per creare lavoro e per dare una prospettiva ai giovani, per esempio impegnandosi a non usare forme di precarietà in nome dei bilanci e/o della flessibilità.

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