Arezzo – Profonda commozione in ospedale ad Arezzo quando questa mattina si è diffusa la notizia della tragica scomparsa di Fabiano Nosi, il medico 38enne deceduto in mare all’isola del Giglio.
Nel reparto di Radioterapia, dove lavorava dal 2008, un autentico shock fra i colleghi e il personale tutto. Ma anche fra i pazienti, verso i quali Nosi ha sempre dimostrato, oltre che grande capacità professionali, una grande umanità, senza mai far mancare un sorriso e una parola di conforto. Per l’intera mattinata, personale dell’ospedale si è recato in Radioterapia per portare il proprio saluto e le condoglianze per un professionista che si era guadagnato la stima di tantissimi suoi colleghi e collaboratori.
“Non trovo davvero le parole per esprimere il mio sconforto e quello di tutti noi di Radioterapia – dice con voce rotta il direttore Pietro Ponticelli (nella foto) – Fabiano era con noi da tre anni, e con la sua grande disponibilità e umanità si era subito integrato, davvero benvoluto da tutti quanti. Sempre pronto a soddisfare qualsiasi richiesta, aveva con i pazienti un rapporto positivo, amichevole, affettuoso quando era necessario. Diventa difficile anche pensare che sia morto così improvvisamente – dice ancora Ponticelli -. Lui, un “ragazzo” grande con un fisico atletico, in apparente piena ottima salute, uno sportivo: pensate che spesso veniva al lavoro da Montevarchi ad Arezzo in bicicletta. Adorava la sua famiglia. Quando è entrato da noi aveva già un figlio. Nei primi mesi di lavoro gli era nato un secondo figlio ed ora era in attesa del terzo. Non so ancora rendermi bene conto, quanto ci mancherà”.
Avuta la notizia, fra i primi a chiamare Ponticelli per esprimere la vicinanza in questo difficile momento, anche il direttore generale della Asl Enrico Desideri.