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La prima seduta del nuovo Consiglio comunale, il presidente è Ralli

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La prima seduta del nuovo Consiglio comunale, il presidente è Ralli

Arezzo – È dunque toccato al consigliere “anziano”, per numero di preferenze personali e non certo per ragioni anagrafiche, Matteo Bracciali presiedere in apertura il nuovo Consiglio Comunale eletto a seguito delle amministrative di maggio. Un Consiglio Comunale che dopo le elezioni stesse si presenta già mutato in 5 dei suoi componenti. Erano stati infatti eletti Banchetti, De Robertis, Donati, Dringoli e Gasperini che in virtù dell'incarico di assessore loro conferito sono stati surrogati da Nofri, Piervenanzi, Fontana, Bertoli (per il PD) e Aurora Rossi (Sinistra per Arezzo).
L'assemblea cittadina si è presentata al completo: tutti i 32 consiglieri hanno così potuto dedicare un minuto di raccoglimento a ricordo di Stefano Baldi, scomparso tragicamente alla vigilia del voto, e ascoltare il giuramento di Giuseppe Fanfani, primo punto all'ordine del giorno del nuovo mandato amministrativo. Così il Sindaco: “la formula è di rito, breve, ma estremamente significativa, una frase con un solenne impegno: quello di rispettare la Costituzione italiana. Quest'oggi, il giuramento è ancora più sacro, perché nel 2011 ricorrono i 150 anni dell'unità d'Italia. Sono, infatti, di quelli che condividono la scuola di pensiero che vede l'Italia il prodotto di un percorso lungo, nato nei secoli post-medievali, esploso con il Risorgimento e culminato con la Costituzione del 1948. Identità, nazione, popolo. Sono nato nel 1947, l'anno in cui i costituenti lavoravano a questa carta e sento di dover ringraziare chi l'ha resa possibile. Sono chiamato di nuovo a rappresentare la città e questa è l'esperienza più bella che mi sono trovato a vivere, di grande emozione, specie nei consessi dove in veste istituzione ne rappresento l'anima”.
Ringraziamenti poi ai vecchi e nuovi consiglieri, all'ex presidente Giuseppe Caroti, al personale dell'amministrazione comunale: “la speranza è, sempre, che la finalità del bene comune prevalga come appartenenza collettiva che non vede distinzioni di provenienza, un po' come ben rappresentato dall'affresco allegorico di Ambrogio Lorenzetti nel palazzo civico di Siena. Il voto diffuso che mi ha premiato, e di cui ringrazio i cittadini, sarà indirizzato a questo fine”.
L'elezione del Presidente del Consiglio Comunale
Ricordiamo intanto le norme: l'elezione avviene a scrutinio segreto, servono i 2/3 dei voti alla prima votazione, dalla seconda è sufficiente la maggioranza assoluta. Il PD ha proposto Luciano Ralli, nome sul quale hanno convenuto sia il PDL, lo ha annunciato Grazia Sestini, sia Progetto per Arezzo, lo ha detto Luigi Lucherini, sia il Nuovo Polo per Arezzo con dichiarazione di Luigi Scatizzi. Daniele Farsetti del Movimento 5 stelle ha invece annunciato la sua candidatura, rivendicando come quello di Ralli sia un nome calato dall'alto, dal partito di maggioranza, senza consultazione di altri gruppi. “Riteniamo che un presidente di minoranza garantisca meglio equilibrio e attenzione alle prerogative dell'assemblea e indipendenza dall'esecutivo”.
I risultati: Luciano Ralli 27 voti, Daniele Farsetti 2 voti, 4 bianche. Dunque, “fumata bianca” al primo colpo. Così ha esordito il neo-eletto: “sono stato il primo presidente del consiglio provinciale dopo la riforma che ha investito gli enti locali nel 1993, ora assumo questo ruolo con l'impegno di prendere a cuore le prerogative dei consiglieri. Spero che i toni di questa assemblea siano adeguati ai regolamenti e soprattutto all'etica politica che abbiamo come obbligo verso la nostra comunità. L'eredità è gravosa visto il consenso e i riconoscimenti vantati da chi mi ha preceduto”.
Due delle schede bianche sono state di Roberto Barone e di Marco Tulli che tuttavia non hanno mancato di esprimere stima e fiducia nella persona di Ralli proponendo per il ruolo di vice, a nome di Italia dei valori, Sinistra per Arezzo, Sinistra ecologia e libertà, una donna da individuare fra i quattro partiti di maggioranza: “un'occasione per dare finalmente a una donna un ruolo di rilievo, seppur simbolico, e che manifesti la volontà politica di proseguire davvero in un processo indirizzato verso la parità di genere”. La loro indicazione è caduta su Aurora Rossi.
Il PD ha indicato invece Andrea Modeo, il PDL Gianni Pagliazzi, ottenendo il consenso anche di Progetto per Arezzo. I voti hanno premiato Modeo, 17, e Pagliazzi, 9. Due i voti ottenuti da Rossi, uno da Bennati. Due sono state le bianche, due le nulle. Andrea Modeo e Gianni Pagliazzi vanno dunque a completare l'Ufficio di presidenza.
Ultimo adempimento, l’elezione della Commissione elettorale comunale: membri sono Elisa Bertoli, Alessio Mattesini, Roberto Barone. Supplenti: Alessandro Caneschi, Gianfrancesco Chiericoni e Aurora Rossi