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Lavori di pubblica utilità: il Casentino fa scuola

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Il nuovo criterio di assegnazione dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali, basato sull'adesione volontaria e non più obbligatoria in vigore in Casentino dall'aprile 2010, viene esteso, grazie alla delibera della giunta provinciale del 3 agosto scorso, a tutto il territorio a a tutti gli enti pubblici dell'aretino.

„Questa è una piccola rivoluzione, che comporterà la fine dell'obbligo dei lavoratori ad accettare l'obbligo di prestare un'attività in un ente pubblico, pena il decadimento della percezione dell'ammortizzatore stesso e senza un minimo di speranza di stabilizzazione lavorativa come avveniva nel passato – sottolinea il responsabile della Cgil Casentino, Marco Rossi. Un meccanismo che aveva portato appena istituito, ad importanti risulati occupazionali, ma oggi, anche a causa della scarsità di risorse a disposizione, si era trasformato in uno sfruttamento legalizzato.
E' motivo di soddisfazione per la Cgil Casentino, per diversi motivi. Il primo è perchè i risultati dopo oltre un anno di sperimentazione in Casentino, hanno dato degli ottimi risultati con soddisfazione da parte dei lavoratori. Il secondo è che il sindacato è stato parte attiva nel costruire questo meccanismo. Infine perchè a seguito di questi la Provincia ha deciso di estenderlo a tutto il territorio e a tutti i lavoratori che percepiscono gli ammortaizzatori, compreso l'indennità di disoccupazione, come deisderava la stessa Cgil anche in Casentino, fin dall'inizio.
Colgo l'occasione, inoltre per ringraziare tutti i sindaci del Casentino, che a suo tempo dimostrarono sia la loro fiducia che la disponibiltà a sperimentare una novità con tutti i rischi che poteva comportare. Spero che questo possa contribuire a trovare quel minimo di serenità nel territorio, che ad oggi manca, per affrontare tutte quelle scelte irrimandabili che devono essere fatte, su più fronti, compreso quello delle riforme istituzionali, per il bene di tutto il territorio“.