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Legambiente, definire incentivi fino a 2020 per le energie rinnovabili

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Roma, 29 mar. – (Adnkronos) – E' necessario definire uno scenario certo per gli incentivi alle fonti rinnovabili fino al 2020. Magari anche prevedendo una loro progressiva riduzione, ma l'importante è che ci sia certezza nel tempo. E' quanto propone Legambiente che nel rapporto 'Comuni Rinnovabili 2011' indica gli interventi più urgenti per costruire un nuovo scenario energetico.
Nel 2010, infatti, le fonti rinnovabili hanno rappresentato il 22% dei consumi elettrici complessivi. Malgrado i risultati positivi, però, la diffusione delle rinnovabili rischia di subire un brusco stop con il decreto Romani che blocca gli incentivi al 31 maggio di quest'anno anche se il governo ha assicurato che entro due settimane, saranno definiti i nuovi incentivi validi dal 1° giugno 2011 per le rinnovabili e il quarto Conto Energia per il fotovoltaico. Per Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, "servono innanzitutto regole chiare e trasparenti per l'approvazione dei progetti da fonti rinnovabili. E' importante avere la certezza degli investimenti anche con una progressiva riduzione".
E' necessario, inoltre, definire uno scenario certo per gli incentivi alle fonti rinnovabili che dia spazio a investimenti in tecnologia e ricerca per la grid parity (il pareggio tra il costo di produzione dell'energia da fonti rinnovabili e il costo d'acquisto dell'energia dalla rete).
Secondo Legambiente,"è possibile farlo togliendo finalmente dalle bollette finanziamenti al nucleare e altre voci assurde che pesano molto più delle rinnovabili per oltre tre miliardi di euro ogni anno. Ma serve anche una rete energetica che aiuti la distribuzione distribuita e un mercato che garantisca la concorrenza nell'offerta e la trasparenza delle tariffe. Infine, una politica che incentivi l'efficienza energetica in edilizia, negli impianti, nell'offerta ai cittadini e alle imprese che rappresenta la strada più semplice ed economica per ridurre la bolletta energetica, le importazioni e le emissioni di Co2".

Articlolo scritto da: Adnkronos