Home Attualità Economia LFI: Bibbiena e Subbiano contro gestione partitica cariche pubbliche

LFI: Bibbiena e Subbiano contro gestione partitica cariche pubbliche

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Arezzo – “Una logica di spartizione faziosa quella con la quale si continuano a gestire le cariche nelle Aziende partecipate enti pubblici; l’arroganza della vecchia logica di lottizzazione partitica, piuttosto che la costruzione di un dibattito sereno, è quello che contraddistingue ancora ostinatamente la politica locale e provinciale”. Questo il commento a freddo delle amministrazioni Maggini e Bernardini a seguito dell’Assemblea Ordinaria degli Azionisti LFI che si è tenuta lo scorso 13 di giungo presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo. Bibbiena e Subbiano, rappresentati rispettivamente dall’Assessore ai lavori pubblici Renato Nassini e dal Sindaco Ilario Maggini, intendono così stigmatizzare l’atteggiamento della maggioranza politica casentinese che ha deciso di non coinvolgere, né tanto meno di aprire un dialogo, con le liste civiche che rappresentano, ad oggi, la maggioranza degli elettori.
Ilario Maggini e Renato Nassini, nel contesto dell’Assemblea, hanno deciso di mantenere una linea di responsabilità approvando il bilancio ed il presidente, ma astenendosi per il vice presidente in quanto persona non conosciuta. Sulla riduzione al 50% dei compensi dei consiglieri e del presidente ( che scendono a 5.000 euro per i consiglieri e 35 mila euro per il presidente), Bibbiena e Subbiano hanno espresso voto contrario perché la riduzione è ritenuta non significativa.
Le amministrazioni di Bibbiena e Subbiano intendono denunciare la dannosità di una politica siffatta che non fa bene né alle società pubbliche, né sicuramente ai cittadini che, al contrario, dovrebbero essere sicuri di trovare in ogni situazione, personalità di spessore e di una indubbia professionalità e non i soliti “amici di partito”.
Le Liste Civiche che hanno vinto le elezioni a Bibbiena e Subbiano, con questa plateale denuncia, intende esplicitare e nel contempo condannare, senza se e senza ma, un pericolo, quello della lottizzazione, che non solo allontana la società civile dalla politica, ma tende anche ad infangare ogni onesto tentativo di portare anche in Italia una vera cultura della meritocrazia. “Ciò che duole – ribadiscono le Liste Civiche – è che sono i partiti di sinistra che, ad oggi, insistono su questo concetto. Non si può continuare a predicare bene e razzolare male e questo nel rispetto degli elettori, della gente che studia, si impegna e lavora”.