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Libia, Nato a giorni decisione su guida operazioni

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Bruxelles, 25 mar. (Adnkronos) – Una decisione sulla possibilità che la Nato assuma "il comando di tutte le operazioni" in Libia "sarà presa nei prossimi giorni". Lo ha chiarito la portavoce dell'Alleanza atlantica, Oana Lungescu, secondo cui "la Nato sta considerando attivamente se avere un ruolo più ampio" nella missione. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen sarà martedì a Londra per la riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi coinvolti nelle operazioni. "Rasmussen prenderà parte alle deliberazioni sulle linee politiche guida" che saranno decise dal gruppo internazionale di alto livello che affiancherà il comando Nato, ha spiegato la portavoce.
La Nato, finora, "ha deciso di far rispettare la no-fly zone" sulla Libia, ma intanto "le operazioni della coalizione continueranno", ha spiegato Lungescu, che ha definito la decisione di ieri di assumere il comando della no-fly zone "un passo significativo preso dagli alleati in breve tempo: in una sola settimana (dall'approvazione della risoluzione dell'Onu 1973,) abbiamo deciso sulla no-fly zone e sull'embargo sulle armi". Tutto questo, ha sottolineato la portavoce, "è una chiara dimostrazione da parte degli alleati del rispetto degli impegni sulla base del mandato delle Nazioni Unite".
E alla riunione di martedì Francia e Gran Bretagna presenteranno "una soluzione politica e diplomatica" sulla Libia. Lo ha annunciato il presidente francese Nicolas Sarkozy, al termine del vertice europeo a Bruxelles. "Ci sarà certamente un'iniziativa franco-britannica per dimostrare che la soluzione non è solamente militare", ha detto Sarkozy, precisando di voler "associare la Germania" a questi sforzi. Sul ruolo assunto finora dalla Nato ("il comando e il controllo della no-fly zone, oltre al controllo dell'embargo alle armi''), un portavoce del primo ministro britannico David Cameron ha parlato di ''un significativo passo avanti". I leader dell'Unione Europea riuniti a Bruxelles, intanto, hanno deciso per il no all'embargo dell'export petrolifero come proposto dalla Germania, a favore invece di misure per impedire al regime di Gheddafi di accedere agli introiti di gas e petrolio. "L'Ue ha reagito velocemente per implementare le sanzioni imposte dalle risoluzioni dell'Onu 1970 e 1973'', si legge nelle conclusioni diffuse a tarda notte.

Articlolo scritto da: Adnkronos