Home Nazionale Libia, riprendono gli scontri: Gheddafi fa bombardare Ajdabiya

Libia, riprendono gli scontri: Gheddafi fa bombardare Ajdabiya

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Tripoli, 2 mar. – (Adnkronos/Aki) – I caccia militari dell'aviazione libica fedele a Muammar Gheddafi hanno bombardato questa mattina alcune zone della città di Ajdabiya, in Cirenaica. Secondo quanto riefrisce un giornalista locale alla gtv araba 'al-Jazeera', dopo aver appreso dell'attacco contro Brega, i rivoltosi che controllano il centro di Ajdabiya si stanno preparando a resistere ad un imminente attacco. Si teme che Gheddafi abbia deciso di scagliare un'offensiva contro la zona orientale del paese controllata dai rivoltosi. A Brega le milizie fedeli a Gheddafi hanno ripreso il controllo. Secondo quanto riferisce il giornalista libico Fouzi al-Mughrabi ad 'al-Jazeera', i miliziani vicini al colonnello sono entrati nella città sparando all'impazzata e prendendo il controllo della zona caduta nei giorni scorsi nelle mani dei manifestanti. La città pur essendo piccola è sede di un importante terminal petrolifero con una produzione pari a circa 60mila barili al giorno. Le brigate hanno ripreso il controllo anche dell'aeroporto della città, nel cui centro si combatte ancora. Secondo la tv araba 'al-Jazeera', i militari controllano anche i terminal petroliferi mentre i ribelli starebbero opponendo una dura resistenza per tenere il controllo della città. L'attacco a Brega ha messo in stato di allerta tutte le citta' della Cirenaica perche' si teme che l'avanzata possa proseguire. Nei giorni scorsi il figlio del colonnello, Seifulislam Gheddafi, aveva affermato che non ci sarebbero stati attacchi armati contro le città della parte orientale del paese in mano agli insorti. Sul fronte politico interno, il colonnello Gheddafi ha nominato due nuovi ministri, dopo che nei giorni scorsi i titolari del dicastero dell'Interno e della Giustizia si sono dimessi dai rispettivi incarichi. Lo riferisce la tv di Stato libica. Alla guida del dicastero dell'Interno Masoud Abdel Hafiz sostituisce Abdel Fattah Younes al Abidi e al ministero della Giustizia, al posto di Mustafa Mohamed Abdel Jalil, arriva Mohamed Amhamad al-Qamoudy. Inoltre, a Mohamed Aqri Al-Mahgouby e' stato affidato l'incarico di procuratore generale, dopo le dimissioni di Abdul-Rahman al-Abbar. Dall'estero, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha sospeso la Libia dal Consiglio per i diritti umani, accogliendo così la raccomandazione dello stesso organismo con sede a Ginevra. La sospensione è stata dettata dalle "massicce e sistematiche" violazioni dei diritti umani commesse in Libia con la violenta repressione delle manifestazioni da parte del regime. Intervenendo prima del voto il presidente dell'Assemblea, Joseph Deiss, ha definito le azioni compiute dal regime di Gheddafi "flagranti violazioni dei diritti umani". "La credibilita' della comunita' internazionale, dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, del Consiglio di Sicurezza e del Consiglio per i diritti umani e' messa in gioco quando si tratta di garantire che questi diritti vengano rispettati e che le violazioni dei diritti umani vengano punite". Prima del voto è intervenuto anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, che ha espresso forte preoccupazione di fronte alla continua perdita di vite umane, "la continua repressione della popolazione e l'evidente incitamento alla violenza contro la popolazione civile da parte del colonnello Gheddafi e dei suoi sostenitori". La Lega Araba, intanto, si è detta contraria ad interventi militari stranieri in Libia. E' quanto prevede la bozza di risoluzione che i 22 ministri degli Esteri dei paesi aderenti al gruppo sigleranno alla riunone al Cairo, secondo quanto riferiscono fonti ufficiali citate dal sito Gulf News. Ieri il vice segretario generale della Lega Araba Ahmad Bin Heli aveva detto che il documento conterra' anche un appello all'unita' della Libia, il via libera all'invio di aiuti e alla formazione di una missione esplorativa sul territorio. Il Senato americano ha approvato all'unanimita' una risoluzione per chiedere l'imposizione di una 'no fly zone' sulla Libia per impedire a Gheddafi si usare i cacciabombardieri contro i rivoltosi.

Articlolo scritto da: Adnkronos