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Liquigas-Cannondale in ritiro sull’Etna

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Liquigas-Cannondale in ritiro sull’Etna

Roma – Sarà l’Etna a ospitare, per le prossime due settimane, il nuovo ritiro collegiale della Liquigas-Cannondale. Otto corridori, guidati dal diesse e preparatore unico del team Paolo Slongo, raggiungeranno sabato 2 aprile la Sicilia dove vi rimarranno fino al 16.
A fare gli onori di casa sarà Vincenzo Nibali, siciliano di Messina, che si prepara ad affrontare l’ultimo mese di preparazione in vista dell’appuntamento clou della sua stagione, il Giro d’Italia. Al suo fianco Valerio Agnoli, Eros Capecchi, Mauro Da Dalto, Fabio Sabatini, Cristiano Salerno, Sylwester Szmyd e Alessandro Vanotti.
«I ritiri in altura sono una scelta collaudata che ci ha dato ottimi risultati in passato» afferma Slongo. «Nel primo blocco di lavoro, svolto a febbraio sul Teide, l’obiettivo era di incrementare forza e resistenza. Sull’Etna lavoreremo più sulla brillantezza svolgendo attività in soglia e fuori soglia. La scelta della Sicilia, dove ci alleniamo per la prima volta, sono convinto darà riscontri positivi. Possiamo soggiornare oltre quota 2.000 metri e svolgere allenamenti su percorsi misti con lunghe salite. I ragazzi potranno così migliorare la condizione in vista degli impegni dei prossimi mesi».
«Mi sto preparando con scrupolo e determinazione al Giro d’Italia» afferma Nibali «e il ritiro sull’Etna è un passo importante in questo senso, oltre che per le corse di aprile. Dopo il Teide, il “Sardegna”, “Tirreno” e “Sanremo” svolgerò un lavoro specifico in altura che, darà grandi benefici. Poterlo fare nella mia terra ha ovviamente un sapore speciale: con un po’ di scaramanzia spero che sia di buon auspicio in vista del Giro». Il ritiro non è comunque un momento di solo allenamento: «Sono quindici giorni in cui poter staccare la testa dagli impegni quotidiani e rilassarsi mentalmente. Lo stress, nei prossimi mesi, sarà alto: è bene prepararsi anche a questo. In secondo luogo è importante per cementare lo spirito di gruppo: un grande giro si vince con le gambe e con l’affiatamento tra compagni».
Il percorso di avvicinamento alla corsa rosa contempla, oltre alla preparazione atletica, la ricognizione delle tappe. Dopo aver studiato la 18ma (Morbegno-San Pellegrino Terme) e la 19ma (Bergamo-Macugnaga), Nibali ha percorso ieri in compagnia di Agnoli e Capecchi gli ultimi chilometri della 6a tappa, da Orvieto a Fiuggi Terme. «Un finale insidioso che volevo vedere da vicino: nulla può essere lasciato al caso» conclude Nibali.