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Lucherini: ‘Fanfani si è accorto che si vota. E strepita dal pulpito’

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Lucherini: ‘Fanfani si è accorto che si vota. E strepita dal pulpito’

Arezzo – Luigi Lucherini, candidato sindaco della lista civica “Progetto per Arezzo”, replica alle dichiarazioni di Giuseppe Fanfani. “Il sindaco Giuseppe Fanfani dev’essersi accorto che tra un mese i cittadini andranno a votare e, tutto a un tratto, ha cominciato a strepitare dal pulpito. La presenza al suo fianco di Veltroni e Vendola, altri due soloni che sono venuti ad Arezzo in passerella, senza spendere una parola sui problemi della nostra città, deve averlo eccitato al punto che non ha riflettuto bene sui concetti buttati in pasto alla piazza.
Quando Fanfani, con un coraggio ai limiti dell’impossibile, racconta di aver ereditato una città in rovina, che lui ha fatto rinascere, mente sapendo di mentire. Quella che lui si è trovato tra le mani nel 2006 era in realtà una città viva, in crescita, con un futuro davanti e un lungo elenco di problemi risolti alle spalle. Per anni le amministrazioni di centrosinistra si erano trascinate dietro la vergogna delle due buche delle nane, per anni si era blaterato di accesso a nord senza passare dalle parole ai fatti, per decenni si era discusso di un nuovo palazzo di giustizia e nulla di concreto era stato fatto. La giunta Lucherini ha cancellato questi e tanti altri problemi, con un’azione incisiva che i cittadini ben ricordano e che terranno in considerazione quando andranno a esprimere il loro voto.
E’ comico quindi che il sindaco uscente, dopo cinque anni di mediocrità amministrativa, si ritagli il ruolo di colui che ha fatto rinascere Arezzo. Lo vada a spiegare ai tanti aretini che, quando ha preso la parola, hanno girato i tacchi e svuotato la piazza.
La gente è stanca delle chiacchiere dei partiti. E se la mia lista civica, come testimoniano gli ultimi sondaggi, si sta ritagliando percentuali di consenso molto alte, è proprio perché gli elettori vogliono risposte concrete a problemi reali. Di Veltroni e Vendola, di Casini e Sacconi che parlano dei massimi sistemi, non interessa niente a nessuno. Men che meno di un sindaco che osanna i suoi cinque anni di ordinaria amministrazione
Gli aretini hanno bisogno di un progetto di città futura che sappia garantire servizi essenziali, efficienti ed economici, lavoro stabile nel contesto di un sistema economico reale e tutto quello che può assicurare certezza di vita all’interno dell’aspirazione più ampia a una famiglia felice”.