Home Attualità Salute Medicina: 600 chirurghi degli occhi si danno appuntamento in Italia

Medicina: 600 chirurghi degli occhi si danno appuntamento in Italia

0
Medicina: 600 chirurghi degli occhi si danno appuntamento in Italia

Roma, 17 ago. (Adnkronos Salute) – L'Italia si candida a essere il punto di riferimento per la chirurgia oculoplastica. Dal 15 al 17 settembre, a Villa Erba di Cernobbio in provincia di Como, si terrà il 29esimo Congresso dell'Esoprs (European Society of Ophthalmic Plastic and Reconstructive Surgery), organizzato da Francesco Bernardini, chirurgo oculoplastico di Genova, e Carlo De Conciliis, oculoplasta milanese, che hanno svolto un training ultraspecialistico in chirurgia oculoplastica negli Stati Uniti, a Cincinnati (Ohio)."Siamo molto onorati di poter organizzare questo congresso, non solamente per l'importante riconoscimento che questo significa, ma soprattutto per il valore che l'oculoplastica sta acquisendo nel nostro Paese", dichiarano gli organizzatori dell'evento.
"La chirurgia oculoplastica – spiega Bernardini all'Adnkronos Salute – nasce nei Paesi anglosassoni, dove viene insegnata nelle università da oltre 20 anni. In Italia però – sottolinea l'esperto – non è prevista come specializzazione e la maggior parte degli oculisti italiani conosce poco le problematiche dei campi di interesse di questa branca quali palpebre, vie lacrimali e orbita". "Anche in Italia – precisa Bernardini – ci sono sempre più specializzandi che si interessano a questa branca ultraspecialistica tra le più ambite negli Stati Uniti, e questo congresso rappresenta per loro un'opportunità di confronto quasi unica con esperti provenienti da tutto il mondo". Il dato è confermato dai quasi 600 iscritti all'evento, "di cui una grossa fetta sono giovani", assicura Bernardini. Da qui l'idea di condurre, il primo giorno dei lavori, un corso di chirurgia oculoplastica di base per oculisti che vogliono muovere i primi passi in questa disciplina e per oculoplasti che vogliono migliorare le proprie tecniche. I successivi due giorni saranno dedicati al dibattito e al confronto sul perfezionamento delle tecniche di chirurgia ocuplastica estetica e funzionale.
"L'oculosplastica – spiega ancora Bernardini – è una branca ultraspecifica molto piccola dell'oculistica con raggio d'azione altrettanto vario, occupandosi di chirurgia estetica e funzionale di palpebre, vie lacrimali ed orbita. Il campo più vasto degli interventi estetici – precisa l'esperto – è quello costituito dalla blefaroplastica che attraverso interventi non invasivi elimina le cosiddette 'borse' sotto agli occhi". Si spazia poi dal classico "impiego di tossina botulinica, al lifting endoscopico della fronte e sopraccigliare per risollevare la palpebra". Nell'ambito della chirurgia funzionale, prosegue Bernardini, l'oculoplastica è in grado di curare "i tumori alla palpebra, causati dal sole che possono portare alla perdita della stessa. Il chirurgo oculoplasta è dunque il più esperto nel rintracciare il problema e nella ricostruzione integrale della palpebra". Un altro campo di intervento è anche la "ptosi palpebrale, – spiega l'oculoplasta – una anomalia di posizione della palpebra superiore, che in questi casi è più bassa del normale e può arrivare ad ostruire la pupilla".
E ancora, "il chirurgo oculoplasta è in grado anche di risolvere il fastidioso problema delle vie lacrimali ostruite, che porta ad una lacrimazione pressoché continua ed in alcuni casi a infezioni. Colpisce soprattutto i bambini con malformazioni congenite e le donne dai 50 anni in su (la struttura dello scheletro osseo del viso della donna è più piccolo rispetto a quello maschile), per le quali è prevista una vera e propria ricostruzione delle vie lacrimali". "Se storicamente questo tipo di interventi, fatti da un oculista, venivano condotti con anestesia totale in un'ora e con basse percentuali di riuscita – puntualizza inoltre il chirurgo degli occhi – con l'oculoplasta il tutto si risolve in 20 minuti, con anestesia locale e con il 90% di buona riuscita". Ultimo campo di interesse di questa branca oculistica è l'orbita, "spazio considerato da sempre 'antipatico' in quanto dietro l'occhio e davanti al cervello". Grazie all'oculoplastica, prosegue Bernardini, "si può curare l'esoftalmo (i cosiddetti 'occhi sporgenti') conseguente all'orbitopatia tiroidea, una particolare condizione di trasformazione degli occhi che si verifica a causa di una malattia immunitaria della tiroide, che colpisce soprattutto donne tra i 30 e i 55-60 anni". "L'oculoplasta, con tecniche mini-invasive che non lasiano cicatrici visibili, attua la decompressione orbitaria e l'occhio rientra nei parametri standard. Infine – conclude Bernardini – si possono curare anche i tumori dell'orbita senza chiamare in causa il neurochirurgo".

Articlolo scritto da: Adnkronos