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Molin Bianco nuovo parco?

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Gino Caneschi e Viviana Vaccaro portavoci della Federazione della Sinistra della città di Arezzo hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

La Federazione della Sinistra di Arezzo sostiene con convinzione la proposta di delibera d’iniziativa popolare avanzata dal “comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto “ e invita i cittadini di Arezzo a sottoscriverla.

Come evidenziato nella relazione tecnica contenuta all’osservazioni al Piano strutturale sull’area di Molin Bianco “l’attuale localizzazione dell’aeroporto risulta alquanto problematica in quanto essendo molto prossima al centro abitato presenta notevoli criticità…” e che “..il mantenimento dell’attuale localizzazione, precluderebbe qualsiasi possibilità, anche modesta, di innalzare l’attuale livello di servizio.”

Se questa è la situazione, tra l’altro approvata dal consiglio e dalla giunta comunale di Arezzo, appaiano strumentali i tentativi della Confindustria locale di alimentare illusioni sull’uso dello scalo aretino anche con un servizio cosiddetto di aerotaxi. Ogni proiezione economica dice che il costo finanziario dell’iniziativa sarebbe molto svantaggioso per le casse pubbliche – costrette ad esporsi per milioni di euro al fine di adeguare la pista – avendo l’assoluta certezza che la pista medesima non sarà mai omologata a quel tipo di voli da parte delle autorità nazionali preposte.

La sottoscrizione da parte dei cittadini della delibera d’iniziativa popolare è quanto mai opportuna per costringere la politica ad essere responsabile con le cose dette e lo stesso piano Strutturale approvato. Certo siamo i primi a chiedere dei vincoli rigidi sull’effettiva destinazione a parco pubblico evitando che alla chiusura dell’attuale scalo seguano “appetiti” speculativi di qualsiasi genere.

Siamo convinti che la questione dell’accesso dei cittadini ai servizi aeroportuali deve essere ricercata nel potenziamento e nella creazione di collegamenti rapidi e certi agli scali di Perugia (già oggi 1/3 dei viaggiatori di questo scalo proviene o si reca nella nostra provincia) Roma, Firenze e Pisa e più in generale è necessario investire nel trasporto ferroviario invertendo così la tendenza ad emarginare la nostra città.