Arezzo – «Aprire le porte a sinergie con altri atenei e valorizzare il legame tra corsi universitari e post-universitari il tessuto culturale e economico aretino. Questo il doppio binario su cui i consiglieri regionali del PdL Stefano Mugnai e Tommaso Villa suggeriscono di muoversi per scongiurare il rischio della scomparsa del Polo universitario di Arezzo. Rischio concreto se gli organi direttivi del Polo non si attiveranno tempestivamente.
“E’ ormai evidente a tutti che l’Ateneo di Siena non offre più nessuna garanzia. Il suo bilancio – per colpa di pessime amministrazioni – è talmente disastrato che gli è difficile farsi carico delle facoltà senesi, figurarsi di quelle di Arezzo. Come ha suggerito l’esponente del PdL aretino dottor Pierluigi Rossi, crediamo sia giunto il momento – proseguono i consiglieri regionali – di rompere questo rapporto esclusivo tra il Polo universitario aretino e l’Ateneo senese: Solo aprendo le porte a collaborazioni con altri soggetti accademici, pubblici o privati, Arezzo potrà mantenere il suo ruolo di città universitaria. Un ruolo che potrà persino rafforzare se si procederà lungo la strada della valorizzazione delle peculiarità aretine, dando corso a sinergie tra le realtà universitarie e il tessuto economico e sociale cittadino. Una strategia, questa, che permetterebbe di rispondere alla domanda di personale qualificato proveniente dalle aziende locali. E’ scaduto il tempo delle lamentele e delle boutade: adesso è necessario distogliere lo sguardo dallo specchietto retrovisore e cominciare a costruire il futuro. E per farlo bisogna fare politiche più incisive e coraggiose. Purtroppo cinque anni di ‘non-governo’ Fanfani, tanto ricchi di lettere inviate a chiunque quanto povere di fatti, hanno ridotto drasticamente il peso di Arezzo nel panorama regionale e nazionale. E per invertire questa tendenza è necessario un cambio al vertice dell’amministrazione comunale ”, concludono Mugnai e Villa.»

Articlolo scritto da: PDL