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Nella notte guasto in una cabina elettrica del San Donato

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Nella notte guasto in una cabina elettrica del San Donato

Arezzo – Notte e mattinata di lavoro per elettricisti, tecnici e manutentori per un guasto che ha interessato la cabina B dell’ospedale San Donato,quella gestisce la distribuzione di energia al settore numero 3, dove si trovano anche le attrezzature delle risonanze magnetiche, le tac e la neonatologia.
Sistemi di sicurezza hanno bloccato la distribuzione della energia elettrica da rete, e sono entrati in funzione gli ups (cosiddetti “tamponi”) per le apparecchiature più sensibili (incubatrici e macchine per la respirazione assistita, nessuna delle quali questa notte era comunque impegnata in quella parte di ospedale) e i gruppi elettrogeni per la parte generale: luce, aria condizionata, ascensori ed altro.
Gruppi elettrogeni che per loro natura sono anche un pò rumorosi (funzionano con motori diesel da camion), provocando la lamentela da parte di alcuni pazienti, infastiditi: l’Azienda si scusa con tutti loro, ma è evidente che una emergenza provoca sempre qualche disagio. Fondamentale, invece, che non ci sono state conseguenze di nessuna natura sotto il profilo clinico e assistenziale.
Mentre ups e generatori svolgevano regolarmente la loro funzione, in pochissimo tecnici dell’azienda e delle ditte esterne convenzionate (20 persone in tutto), sono giunte al San Donato. Ogni reparto è stato controllato e il personale sanitario allertato per verificare il perfetto funzionamento delle apparecchiature, tutte risultate in piena efficienza.
Il picco di richiesta di energia è arrivato attorno alle 6,30. Uno dei due generatori ha avuto un stop momentaneo, ma senza nessuna conseguenza. Alle 8,30 i tecnici hanno rimesso in funzione la cabina di erogazione ordinaria. Due ore dopo anche i generatori erano stati ricontrollati e riforniti di carburanti, pronti ad eventuali altri emergenze, eventi piuttosto rari, ma verso i quali l’area tecnica della Asl è ovviamente tenuta ad osservare la massima attenzione e preparazione.
I tecnici hanno individuato in un sensore di sicurezza legato al surriscaldamento di una protezione interna, la probabile causa del guasto alla cabina: anche le apparecchiature destinate al controllo e alla sicurezza, a volte si guastano.
E’ importante è che immediatamente si sia messa in moto la complessa organizzazione che viene continuamente testata e sperimentata per le situazioni di crisi e di emergenza. Con la massima garanzia per le persone in cura e per lo stesso personale assistenziale presente, al di la dei minimi disagi che ne possono derivare.

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