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Nicotra a Sestini:

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Nicotra a Sestini:

AREZZO – Leggo nei resoconti della conferenza stampa del centrodestra di Arezzo, che Grazia Sestini si sarebbe lamentata per alcune affermazioni fatte dal presidente della Fiom Giorgio Cremaschi nei confronti della UnoAerre, chiedendo a Fanfani un suo intervento di censura. L’ex senatrice ha, con tutta evidenza, preso un granchio.


Su cosa basa questa convinzione la candidata a sindaco della destra? Su uno spezzone di frase, estrapolato dal contesto, che Giorgio Cremaschi ha rilasciato ad una nota emittente televisiva aretina.

Se Grazia Sestini avesse avuto la cortesia di informarsi meglio, avrebbe saputo, che nella sua seguitissima serata di presentazione del libro “Il regime dei padroni: da Berlusconi a Marchionne” l’opinione al riguardo del leader della Fiom è assai più articolata e pregnante. Infatti Cremaschi ha ripetuto che, per la Fiat come per la UnoAerre, è illusorio pensare di stare sul mercato globale cancellando diritti e comprimendo salari . Che compressione dei diritti, bassi salari e sfruttamento dei lavoratori spesso si accompagnano anche a produzioni di scarsa qualità. Non bisogna dunque umiliare il lavoro e le tante professionalità che in esso si esprimono, ma semmai valorizzarne al massimo il sapere. Sul mercato globale si sta con l’innovazione di prodotto e non certo inseguendo mercati con merci di basso livello.

Tutto qui il discorso di Cremaschi, nessuna lesa maestà all’onorabilità della più grande azienda aretina solo l’invito a non seguire la strada apparentemente più facile – comprimere salari e diritti – ma quella di puntare tutto sulla qualità del prodotto e sul convinto coinvolgimento dei lavoratori. Non vedo quale censura dovrebbe dare Fanfani nei confronti di una posizione di assoluto buonsenso.

Colgo semmai l’occasione per chiedere alla Sestini se ritiene giusto che alla UnoAerre, con il ricatto occupazionale, si continui a far lievitare il numero degli esuberi da tagliare (siamo arrivati a 111 unità) , a non retribuire le festività nazionali , a cancellare il premio di risultato, a decuplicare il prezzo della mensa (che notoriamente è salario differito)? Non trova la dottoressa Sestini necessario alzare anche la sua voce a tutela dei diritti dei lavoratori invece di stracciarsi le vesti per una inesistente lesa maestà della qualità della produzione della UnoAerre?