Arezzo – “La cancellazione degli incentivi per il fotovoltaico da parte del governo è inaccettabile. anche noi raccogliamo il grido della power-one ma riteniamo importante vincolare questi incentivi non solo allo sviluppo delle fonti rinnovabili e pulite ma anche sul versante dell’occupazione. c’è troppo precariato intorno e dentro la power-one. non si può vantare bilanci da favola – fatturato quasi quadruplicato in un anno dai 148 milioni del 2009 ai 575 del 2010 – e poi ricorrere con disinvoltura ai lavoratori in affitto o prestati da società di lavoro interinale. la ricchezza prodotta va ripartita in modo più equo, per esempio con un piano di stabilizzazione dei precari.” e’ quanto afferma, in una dichiarazione, alfio nicotra capogruppo provinciale della federazione della sinistra.
“abbiamo avanzato anche proposte di legge regionali che chiarissero una volta per tutte che il denaro pubblico non è a fondo perduto – prosegue nicotra – ma deve essere vincolato ad alcuni fattori sociali. tra questi l’obbligo per l’azienda di restituire tutti i fondi pubblici usufruiti in caso di delocalizzazione e quello di non ricorrere al lavoro precario . se lo stato che eroga finanziamenti non pone questi vincoli , come ha fatto fino ad oggi, l’azienda finisce per massimizzare i profitti e vivere come normali quelle cifre da capogiro. se gli incentivi di fatto indirizzano produzione e mercato ci deve pur essere una politica redistributiva verso il basso che non si limiti al solo mantenimento delle attuali maestranze.”

Articlolo scritto da: Alfio Nicotra