Arezzo – «La polemica nata sulle aperture o chiusure degli esercizi commerciali in prossimità del primo maggio denota una scarsa attenzione ad uno dei fondamenti che reggono la nostra società: “la libertà”.

La libertà d’impresa in primo luogo.

Imporre dall’alto quali siano le attività degne di rimanere aperte e quali invece siano quelle che debbono rimanere chiuse, è un atto di assoluto arbitrio. Ci saranno zone della città privilegiate ed altre no. Il primo Maggio quest’anno cadrà la prima Domenica del mese in coincidenza dell’antiquaria . Rispettare i diritti dei lavoratori dipendenti nel commercio è fondamentale ma quante sono le attività a conduzione familiare che ci rimetteranno per queste sciocche decisioni?

Dare ai singoli commercianti la possibilità di scegliere se aprire o meno è una decisione non lesiva nei confronti di nessuno e talmente semplice da capire. Ma forse è proprio nelle cose semplici che le nostre classi dirigenti aretine si perdono in un bicchier d’acqua.»

Lorenzo Bianchi “unico candidato radicale con la lista NOI CITTADINI”