Home Attualità Informazione Omicidio Melania: a Quarto Grado intervista esclusiva a Ludovica

Omicidio Melania: a Quarto Grado intervista esclusiva a Ludovica

0
Omicidio Melania: a Quarto Grado intervista esclusiva a Ludovica

Roma – Ludovica Perrone la soldatessa amante di Salvatore Parolisi, indagato per omicidio volontario aggravato della moglie Carmela Melania Rea, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Quarto Grado, la trasmissione condotta da Salvo Sottile in onda stasera su Retequattro, nel corso della quale ha dichiarato: “Ho sofferto molto e comunque mi sono sentita presa in giro. Una persona può aver sbagliato e chi meglio di me può saperlo: lui ha sbagliato con lei e anche con me. Però questo non vuol dire che sia un assassino”.

A proposito delle telefonate di Melania, che lei conferma di aver ricevuto due volte, Ludovica dice: “Ho letto che lei mi avrebbe minacciato di rovinare la carriera a entrambi. Assolutamente e categoricamente smentisco che lei l’abbia fatto, sia nei miei confronti che nei confronti di Salvatore, primo perché i problemi erano altri, poi perché non aveva prove poiché la relazione fra me e Salvatore è cominciata dopo i tre mesi in cui ero sua allieva e non prima”.

E a proposito degli inizi della relazione Ludovica ha detto che Salvatore non si è mai proposto “con le scuse che aveva problemi nel matrimonio. Anzi, ha sempre parlato bene di Melania dicendo che lei era innamoratissima di lui e che lui le voleva bene”. Quando poi “nel secondo anno della nostra relazione mi disse che si era deciso ad avere una relazione stabile con me, mi chiese del tempo dato che non voleva farla soffrire”. Ed ha aggiunto ”mi ha preso in giro, perché quelle promesse non erano vere, ma sono certa che non è stato lui. Salvatore è innocente , potete chiederlo a chiunque lo conosca, non è una persona violenta, non ha mai avuto uno scatto d’ira”. Sul rapporto di Salvatore con la moglie, Ludovica dice che anche quando egli “magari era più esaperato, quando aveva deciso di separarsi, non mi ha mai parlato male di lei e diceva che comunque se lei soffriva era solo colpa sua, di lui”. E infine ha concluso “e poi questa storia che sarei io il movente è assurda. Ero solo una delle tante di una lunga lista: uno dei tanti tradimenti non può essere il movente”.