Arezzo – Ventuno anni e 4 mesi questa la pena inflitta dalla Corte d’Assise a Kujitim Kodra, albanese 30enne accusato del tentato omicidio del connazionale Rodjian Ruci, nella sparatoria dell’Orciolaia. Il pm Ersilia Spena, contestando due aggravanti, aveva chiesto 21 anni. Quello di oggi alla Vela è stato l’epilogo della Corte d’Assise Bis, presieduta da Dario Centonze, dopo quella che aveva già inflitto una raffica di pene agli altri albanesi protagonisti del conflitto. Il primo processo, quello da cui Kuijtim Kodra era stato stralciato a causa della malattia del suo difensore, l’avvocato capitolino Iezzi, si è concluso qualche mese fa con il verdetto e le condanne per tutti. Questa mattina dopo i controinterrogatori dei periti Benedetti e Fineschi, erano tra i consulenti anche della prima Assise, da parte del pm e del difensore ed un’istanza per una nuova perizia balistica chiesta da quest’ultimo che è stata rigettata dalla Corte, sono seguite le conclusioni. Il Pm Spena ha confermato la richiesta dei 21 anni mentre l’avvocato Iezzi ha chiesto l’assoluzione. Quindi all’una e trenta circa la Corte si è ritirata in camera di consiglio per uscire a mezzanotte circa con il verdetto.
L’inferno di fuoco all’Orciolaia scoppiò all’alba del 29 marzo del 2009. Il gruppo degli imputati di omicidio volontario si era rifugiato in un appartamento mentre quello della vittima, il muratore Agim Leka, era sotto al palazzo. Secondo la squadra mobile che condusse le indagini la sparatoria era scoppiata in seguito ad una questione legata alla prostituzione.