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Ospedale della Fratta, A sei anni dalla nascita, i progetti di svilupp

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Ospedale della Fratta, A sei anni dalla nascita, i progetti di svilupp

Cortona – Era nata come conferenza stampa per annunciare alcune novità che riguardavo l’ospedale della fratta ed inevitabilmente si è trasformata in una analisi della sanità in Valdichiana, con un occhio attento agli sviluppi futuri.
“Ormai non si puòpiù parlare solo di ospedale senza affrontare anche il territorio – ha detto Enrico Desideri Dg della Asl, ai giornalisti – perché Ospedale e territorio rappresentano l’insieme delle modalità a disposizione per dare assistenza ai cittadini”.
La Fratta proprio in questi giorni compie sei anni di vita. “Non esistono più oggi – ha sottolineato Andrea Vignini in qualità di presidente della conferenza dei sindaci della Valdichiana – i tanti dubbi che allora accompagnarono quel passaggio. Oggi questo è davvero l’ospedale di tutti e sappiamo che pur nelle drammatiche difficoltà economiche in cui si dibattono gli enti locali e anche le aziende sanitarie, qui si sta lavorando per affinare, per migliorare, per completare un percorso importante. Basti pensare che a me arrivano tanti cittadini a lamentarsi di tante cose, ma per quando riguarda l’ospedale e la sanità, ricevo quasi esclusivamente complimenti. Adesso, perché questo è il mio mestiere, chiedo alla Azienda di migliorare anche quelle piccole cose che a volte rischiano di mortificare ciò che di buono viene fatto. “
E sono stati Desideri, con Franco Cosmi (responsabile dell’ospedale) e Mario Aimi (direttore della zona-distretto), ad enunciare le novità più importanti.
Anche per la Fratta che al pari degli altri quattro ospedali della provincia di Arezzo, rappresenta un anello di quella rete è tempo di applicazione il modello per intensità di cure che, ma coinvolge ogni struttura. Proprio operando con il concetto della rete, l’intensità di cure riesce ad individuare con un approccio multidisciplinare il miglior percorso diagnostico assistenziale per uno specifico paziente, che in questo modo si colloca veramente al centro del sistema. “Che questo ospedale funziona – ha sottolineato desideri – ce lo dicono i numeri. Nel 2010 c’è strato un importante aumento dei pazienti provenienti da fuori zona e anche da fuori regione, mentre c’è stata una forte diminuzione delle fughe verso altri ospedali”.
Pronto soccorso: con 15.000 accessi annui e un aumento anche dei casi complessi che vi afferiscono c’è necessità di individuare altri spazi rispetto agli attuali. Così è stato deciso di traslocare al quarto piano la Hdu di cardiologia e conquistare degli spai dove collocare cinque posti Obi (osservazione breve intensiva). In questo modo saranno gestiti meglio anche i ricoveri nei reparti e le dimissioni, che oggi creano a volte delle difficoltà.Altri spazi saranno destinati alle sale di attesa.
Sarà potenziata l’attività di proctologia e quella di ortopedia.
Stesso ragionamento per l’attività del trattamento della cosiddetta “vescica neurologica”, che già è una magnifica realtà sia per i pazienti della nostra zona che di altre sia regionali che extraregionali.
Nel corso dell’incontro è stato annunciata per la Odontoiatria l’apertura di un ambulatorio potenziato rispetto all'attuale. Sono già stati individuati i locali per espandere l'attività sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
E parlando di territorio è stato fatto il punto.
“In Valdichiana – ha sottolineato Desideri – avremo il record con il cento per cento dei medici di medicina generale che aderiscono alle forme associate. E qui avremo le case della salute che copriranno per intero il territorio”.
Quella di Castiglion Fiorentino gia aperta, quella di Foiano pronta al taglio del nastro fra pochi mesi e quella nel comune di Cortona per la quale Comune ed Asl stanno pensando ad un progetto di grande respiro e novità.
“Possiamo dire intanto che la faremo a Camucia, vicino al distretto – ha detto il sindaco Vignini – La Asl ci metterà un milione mezzo, noi altrettanto. Ma stiamo studiando di creare qualcosa di nuovo, che tenga conto certo della assistenza sanitaria per la popolazione, specie anziana, ma portandovi anche servizi comunali, e perchè no, anche con una serie di attività legate al loro benessere e alla loro esigenza di socialità. Un progetto che davvero non ha eguali, e che sarà realizzato entro i prossimi tre anni”