Home Attualità Ottimo debutto per l’anno internazionale delle Foreste

Ottimo debutto per l’anno internazionale delle Foreste

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Arezzo – Ottimi risultati per il convegno incentrato sul regolamento forestale della Regione Toscana che si è svolto nei giorni scorsi presso il Centro di Ricerca per la Selvicoltura. Il seminario è stato il primo di una serie di eventi organizzati dalla Provincia di Arezzo per celebrare il 2011 come Anno Internazionale delle Foreste (AIF), proclamato dall'ONU per sostenere l'impegno di favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste nel mondo. Sono ben 170mila gli ettari coperti da foreste nel nostro territorio provinciale, pari al 52% della superficie totale, ossia circa 5mila mq di aree boscate pro-capite. Arezzo è quindi il cuore verde della Toscana che a sua volta, con oltre un milione di ettari, è la prima regione italiana per estensione forestale. La prima iniziativa per l'AIF ha registrato un'alta partecipazione, con oltre sessanta addetti ai lavori, tra tecnici degli enti locali, professionisti forestali e delle organizzazioni professionali agricole, oltre ad autorevoli rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato. Le relazioni dei funzionari regionali e dei ricercatori hanno offerto una vasta gamma di spunti, poi approfonditi nel ricco dibattito finale. Al centro del dibattito sia le novità del regolamento forestale, sia le specificità della provincia aretina, come la gestione dei boschi cedui per la produzione di legna da ardere e la rinaturalizzazione dei rimboschimenti di conifere. Auspicando che questo settore, anche tramite gli incentivi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, sia sempre più valorizzato, l'Assessore provinciale Andrea Cutini afferma che "è solo attraverso un ambiente ben gestito e boschi correttamente coltivati che possiamo aspettarci il raggiungimento degli obiettivi di tutela idrogeologica e paesaggistica, di qualità dell’aria e di assorbimento di anidride carbonica di cui la collettività ha vera necessità. Il bosco e i prodotti della filiera foresta-legno – conclude Cutini – sono un importante volano di sviluppo economico e sociale per il nostro territorio, per questo vanno adeguatamente valorizzati, soprattutto per le aree montane e svantaggiate dove alternative occupazionali e di reddito sono molto difficili da costruire."