Arezzo – "La Provincia, la sua giunta e la maggioranza in consiglio provinciale non hanno nessuna sudditanza nei confronti della Chimet e di quelli che Nicotra chiama i poteri forti". Così il capogruppo del Pd in consiglio provinciale Massimo Pacifici replica al capogruppo della FdS dopo la bocciatura della mozione per la costituzione di parte civile nel processo Chimet. "La valutazione della Giunta provinciale, che condividiamo in pieno, è stata quella di attendere l'esito finale del processo, anche alla luce delle novità emerse in sede di rinvio a giudizio, promuovendo poi l'azione civile nel caso si arrivasse ad una condanna. Nicotra ha invece reiterato la sua proposta, già bocciata qualche seduta fa, in maniera strumentale e, altrettanto strumentalmente, cerca adesso di far passare un messaggio che ci dipinge come subalterni ad un'azienda. Nicotra dimentica che questa è la stessa Provincia che ha promosso, primo caso a livello nazionale, una Commissione di inchiesta pubblica sull'ampliamento dello stabilimento chiusa con un diniego alla richiesta della Chimet e che, appena pochi giorni fa, ha assunto i necessari provvedimenti dopo che è stato riscontrato un potenziale inquinamento nel Fosso Regola, nei pressi dell'azienda. Un risultato, però, Nicotra l'ha ottenuto, e di questo devo dargliene atto: inserendo nella sua mozione, su richiesta del PdL, una critica esplicita alla Regione, della cui maggioranza il suo partito fa parte, ha ottenuto i voti dei consiglieri del centrodestra. Un vero e proprio capolavoro politico", conclude il capogruppo del Pd Massimo Pacifici.