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Paolo Sestini confermato Presidente della Banca di Anghiari e Stia

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Anghiari – Paolo Sestini è stato confermato a larga maggioranza presidente della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Il 49enne imprenditore casentinese, specializzato nel settore dell’argenteria, rimarrà al timone della banca anche per il triennio 2011-2014. Nessuna sorpresa, sotto questo profilo, al termine della intensa domenica di lavoro vissuta il 22 maggio al palazzetto dello sport di Anghiari, sede oramai tradizionale di un’annuale assemblea dei soci che ha registrato una partecipazione degna di essere sottolineata. Confermati per intero anche gli altri membri del consiglio di amministrazione: il vicepresidente Nilo Venturini e i consiglieri Giampiero Bilancetti, Giovanni Fornacini, Carla Masetti, Vasco Petruccioli, Stefano Rossi, Marco Salvi, Andrea Trapani, Ferrer Vannetti e Maurizio Vecchio. È conferma al 100% anche per il collegio sindacale, con presidente Massimo Meozzi, sindaci effettivi Marina Cianfrani e Fabiola Polverini e sindaci supplenti Paolo Cenciarelli e Giuseppe Mauro Della Rina. Una sola novità nel collegio dei probiviri: presidente è sempre Paolo Sanchini, mentre fra i membri effettivi – dove c’è sempre Marco Vagnoni – Andreina Donati Sarti prende il posto di Gianluca Capacci e fra i membri supplenti entra Leonardo Giannini assieme a Benito Carletti. Lo scrutinio ha costituito l’atto finale di una giornata iniziata con l’esposizione e la successiva approvazione all’unanimità dei numeri della gestione 2010, che ha fatto registrare una perdita vicina ai 2 milioni di euro: 1.995.576,25 per l’esattezza. Un risultato la cui origine va ricercata nell’attenta politica di svalutazione dei crediti messa in atto dal management aziendale per fronteggiare gli effetti del difficile momento congiunturale, che ha ribaltato con il segno negativo l’utile lordo di oltre 5 milioni di euro comunque realizzato. Il comportamento responsabile e solidale nei confronti del territorio di riferimento, portato avanti dalla banca in linea con le specifiche finalità contemplate nel suo statuto, ha poi finito con il presentare il conto: in questi termini si è espresso il presidente Sestini, ricordando il ruolo insostituibile svolto dal credito cooperativo nel sostegno all’economia locale. L’essere “banca del territorio e per il territorio” ha avuto le sue ripercussioni in negativo nel 2010 dopo i positivi risultati del 2008 e del 2009. “Abbiamo realizzato numerose iniziative in favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese – ha dichiarato Sestini – e abbiamo anche stipulato alleanze con enti locali, associazioni e organizzazioni imprenditoriali di categoria, ma questo sforzo non è stato senza prezzo in un periodo nel quale l’incertezza regna ancora sovrana, i segnali di miglioramento sono ancora timidi e il potere di acquisto delle famiglie si è ulteriormente ridimensionato. Gli importanti accantonamenti operati serviranno anche per poter rilanciare il ruolo della banca e fare una sorta di “pulizia generale” in un momento nel quale l’economia non sta dando ancora forti segnali di risveglio. Ciononostante, il primo trimestre del 2011 registra buoni responsi, che solo gli accantonamenti potranno rimettere in discussione. La fiducia degli azionisti è rimasta inalterata e credo che con la base sana della comunità e dell’imprenditoria locale potremo fare in modo che questo segno negativo rimanga un episodio isolato e niente altro, anche se dovremo prestare massima attenzione all’andamento dell’economia, cercando di contemperare lo spirito mutualistico con quello d’impresa”. Sulla stessa linea d’onda Florio Faccendi, vicepresidente vicario della Federazione toscana delle Banche di Credito Cooperativo: “La Banca di Anghiari e Stia, che non è l’unica della regione ad essersi comportata in questa maniera fra quelle della nostra categoria – ha detto Faccendi – ha pagato il suo senso di responsabilità, ma ora tutto il sistema del credito cooperativo dovrà rispettare le nuove regole del gioco: parliamo di Basilea 2 e Basilea 3, dove la patrimonializzazione delle banche diventa importante; parliamo di rating, per cui occorre che banca e imprenditore condividano maggiormente le strategie aziendali”. Il periodo di difficoltà economiche e creditizie sta per terminare? “Credo che dovremo fare i conti con un altro paio di anni abbastanza impegnativi, ma il credito cooperativo potrà calare le proprie carte vincenti”. Per ciò che riguarda la parte straordinaria dell’ordine del giorno, sono state approvate all’unanimità le modifiche ai 21 articoli dello statuto sociale della banca e nel primo pomeriggio sono state consegnate le 25 borse di studio a soci e figli di soci che hanno completato i percorsi didattici delle medie inferiori e superiori e si sono laureati con il massimo dei voti.