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Paolucci: ‘La frenesia elettorale di Macrì’

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Paolucci: ‘La frenesia elettorale di Macrì’

Arezzo – "Macrì, in evidente frenesia elettorale, spara a zero su tutto e su tutti senza precisa cognizione di causa.

Sulla vicenda del palco al Pionta siamo stati noi i primi ad intervenire proprio perché pensiamo che non debbano mai essere fatti sconti a nessuno e che ci si debbano sempre assumere le proprie responsabilità, anche se in questo caso quelle del Comune sono ben poche.

In ogni caso non abbiamo mai avuto doppie facce e non abbiamo mai omesso di criticare le scelte che non abbiamo condiviso pur facendo parte della maggioranza di governo

C'è un mondo giovanile che chiede una svolta nelle politiche culturali di questa città, noi cerchiamo e non da ora di ascoltarlo e di far si che venga rappresentato anche all'interno di un progetto più ampio.

Ci piacerebbe che Macrì, evidentemente teso per la sua campagna elettorale contro una miriade di candidati di centrodestra abbassasse i toni da tribuno e cercasse di ragionare sui contenuti, cosa che forse ci consentirebbe di trovare anche punti interessanti di convergenza utili per la città piuttosto che per raccogliere dieci voti in più o in meno

Sono costretto in ogni caso a ricordare al consigliere Macrì, già assessore , che ama tanto vestire i panni del pubblico censore che anche lui ha più ha nel suo curriculum più di uno sperpero di risorse, tra tutti mi piace sempre ricordare la grande operazione dei “bianchi voli tecnologici” meglio noti come “I gabbiani del Macrì”: tremila gabbiani di plastica costati al comune 54milioni delle vecchie lire più 591 euro per appenderli in città.

Operazione giustificata da una raccolta fondi per le vittime dell'11 Settembre, peccato che la raccolta fondi abbia portato all'incasso solo 4,482 euro per non citare l'episodio poco chiaro di un trasporto di scatoloni dei famosi gabbiani fino a Vilnius…"