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Pensionati CGIL: mobilitazine contro la manovra del Governo

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Arezzo – La manovra del Governo? Il sindacato pensionati della Cgil non ha dubbi: “come al solito pagheranno i più deboli e quelli che hanno sempre pagato: le classi medie e medio basse, oltre ai pensionati che hanno redditi già insufficienti a consentire una vita decorosa”. Così Franco Ligori, segretario provinciale dello Spi Cgil, sintetizza la valutazione dell’assemblea delle Leghe e del Direttivo del Sindacato pensionati alla quale hanno partecipato il segretario Generale Cgil di Arezzo Giorgio Cartocci, oltre al Segretario Regionale, responsabile della organizzazione Marcello Giacomelli.
“Si prospettano periodi durissimi per le fasce più deboli della società e si continua a fare affidamento sulla rete familiare. La manovra economica discrimina profondamente tutto il sistema sociale, riabilitativo, sanitario e in modo particolare le persone colpite da patologie gravi o croniche e costrette a essere assistite con continuità. Nelle strutture ospedaliere aumenteranno le rette a carico dei pazienti e nei casi estremi sarà richiesto un contributo anche ai parenti in proporzione al loro reddito. Le prospettive sono critiche, basta pensare all’assenza di strutture alternative diurne e residenziali per coloro i quali non possono contare sull’aiuto delle famiglie”.
Secondo lo Spi Cgil siamo di fronte ad “una vera e propria costruzione istituzionale della diseguaglianza che investe un´area sempre più vasta di persone, ben al di là di vecchi e nuovi poveri. La distribuzione dei "sacrifici" è rivelatrice. Uno stillicidio di balzelli che incide su chi può essere più facilmente colpito, che lima i già ristretti margini dei bilanci familiari. Si è calcolato il peso che avranno gli aumenti di imposte, tariffe, prezzi. Peso insostenibile per taluni, quasi non influente per altri. L´effetto complessivo della manovra peserà per il 13,3% sui redditi bassi e per il 5% su quelli più alti. La rappresentazione della spinta istituzionale verso la diseguaglianza non potrebbe essere più netta”.
Per queste ragioni il Direttivo dello SPI CGIL e la CGIL confederale hanno deciso di aderire alla mobilitazione contro la manovra economica per far sentire “il peso del dissenso di tutti coloro che sono stati ingiustamente colpiti dai provvedimenti del governo”.
Una mobilitazione nella quale lo Spi di Arezzo impegnerà tutta la sua forza e capacità di rappresentanza: “gli iscritti certificati allo SPI CGIL – ricorda Ligori – sono circa 27.000 e quindi rappresentano il 30% della popolazione di riferimento. Un dato notevole e significativo che denota il buon lavoro che è stato fatto nel territorio ed il radicamento del sindacato. Un’attività evidenziata dalla contrattazione sociale territoriale: la provincia di Arezzo si colloca tra le prime in Toscana, sia per il numero di Enti Locali che sono stato contattati che per la popolazione coinvolta. Ed anche questi dati significano che le strutture territoriali del sindacato hanno ben lavorato e sono state presenti nel confronto con le pubbliche amministrazioni. Particolarmente significative sono le contrattazioni sui temi del sociale e del sanitario che sono state realizzate con l’Amministrazione Provinciale di Arezzo, con la Direzione Generale della ASL 8 ed i direttori delle zone distretto. Inoltre sono stati numerosi e qualificati i confronti con le conferenze dei Sindaci, con la società della salute e con i comuni stessi”

Lo Spi Cgil annuncia infine, per settembre, un convegno regionale ad Arezzo sulla contrattazione che metterà al centro gli obiettivi politici del sindacato. “I contenuti della contrattazione futura – conclude il Segretario Ligori – dovranno tener conto del nuovo piano socio sanitario regionale, inoltre della rete dei servizi territoriali di natura sanitaria e sociale. In particolare l’attenzione del sindacato pensionati sarà rivolta alla realizzazione e pianificazione delle case della salute, delle Società della salute, al controllo delle Strutture residenziali per anziani e non residenziali, alla medicina di iniziativa, alla organizzazione dei Distretti”.

Arezzo, 29 luglio 2011