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Perquisizione a casa di Sara Tommasi

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Milano, 9 feb. (Adnkronos/Ign) – Perquisizione nell'appartamento milanese di Sara Tommasi, la showgirl coinvolta ma non indagata nell'inchiesta della procura di Napoli su un giro di prostituzione, droga e banconote false. Da stamane gli agenti della polizia giudiziaria, su iniziativa della procura partenopea, sono al lavoro per cercare eventuali elementi. Agli atti dell'inchiesta figurano, tra l'altro, 16 sms inviati dalla starlette al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Dalle intercettazioni viene fuori anche il nome della figlia del premier, Marina Berlusconi, citata dalla Tommasi in un sms nel quale la soubrette dice di non volere entrare a far parte del "giro squallido" della figlia del Cavaliere. Ferma la reazione della presidente di Fininvest e Mondadori, che, in una nota ufficiale, afferma: ''Mai conosciuta''. "Scopro dalla lettura dei giornali -sottolinea- che una signorina che non ho mai conosciuto, in un messaggino inviato ad una persona che non ho mai conosciuto, sostiene che farei parte di un non meglio precisato 'giro squallido'. Ci sono i titoli e c'e' la mia foto". Per Marina Berlusconi "anche se ormai è praticamente impossibile trovare il modo adeguato per definire questo sciacallaggio mediatico, tutto ciò rappresenta un'ulteriore e triste conferma del fatto che perfino il livello dell'aberrazione sia stato ampiamente superato. Non so perché questa persona che, ripeto, non ho mai visto ne' conosciuto, abbia parlato di me, non riesco neppure a immaginare a che cosa intendesse riferirsi. E francamente non mi interessa nemmeno, anche perché, come noto, gli unici 'giri' che frequento sono quelli di mio marito e dei miei figli". Per la figlia del presidente del Consiglio quanto accade "non è degno di uno Stato di diritto, non può non far vergognare chi ha veramente a cuore i fondamenti della nostra democrazia e del nostro vivere civile, il fatto che sembra non esista piu' alcun limite, alcuna sia pur minima forma di rispetto della verita' e della dignita' delle persone". E aggiunge: "Qualunque circostanza possa risultar utile ad un fin troppo scoperto disegno, anche se priva del benché minimo fondamento (e sfido chiunque a sostenere il contrario), segue uno sperimentatissimo meccanismo il cui approdo finale sono le paginate infamanti sui giornali. Come sta succedendo da troppo tempo a questa parte, da quando la battaglia politica ha ceduto il passo alla devastante inquisizione di certe procure e di certi loro bollettini". Del resto, conclude "non e' un caso che anche stavolta il rilievo di gran lunga maggiore a queste farneticazioni sia stato dato dai soliti ben precisi giornali: quelli che, quando ogni giorno sproloquiano sulla 'macchina del fango', in realta' stanno parlando solo di se stessi e del loro comportamento". Intanto, il Procuratore Capo di Milano Edmondo Bruti Liberati titolare dell'inchiesta sul caso Ruby' assicura che non ci sono indagini comuni con i pm napoletani ma a far discutere ora sono gli sms e le intercettazioni che riguardano la soubrette. Tutto parte dalla conversazione fra un certo 'Bartolo' e l'amico Gino che al telefono parlano di un appuntamento con la Tommasi. La showgirl spiega di non poter partecipare a causa di un appuntamento con una persona "che – dice – non vedo da tempo". Quella persona, secondo la Procura, sarebbe il premier Berlusconi. Nel colloquio fra due intercettati infatti, uno riferisce all'altro di aver visto la scorta del presidente del Consiglio passare sotto casa della Tommasi e portarla via. Circostanza subito smentita da Palazzo Chigi. Dagli sms inviati dalla soubrette emergono soprattutto gli sfoghi di Sara Tommasi con diversi personaggi della politica e dello spettacolo, a partire da Berlusconi, per il quale la soubrette dimostra sentimenti discordanti. E, con una lettera inviata oggi al 'Corriere della Sera', anche il ministro La Russa smentisce di aver mai incontrato la Tommasi. La Russa ricorda "di aver ricevuto un sms che mi stupi' per il tono forzatamente confidenziale. Resta insuperabile il fatto che che non ho mai, dico mai, fatto seguire alcun incontro o anche semplice contatto diretto o indiretto con la persona in questione''. ''E questo – conclude il ministro- benche' nessuno potesse sapere che la signora Tommasi fosse oggetto di indagine e che quindi la sua conoscenza sarebbe stata censurabile". "Stanno massacrando una ragazza che non e' indagata, ne' e' mai stata sentita come persona informata dei fatti" afferma all'ADNKRONOS uno dei legali della Tommasi, Nicodemo Gentile, che difende la soubrette insieme con Antonio Cozza. I due parlano di "un assurdo attacco alla sua persona che ne distorce l'immagine e ne mortifica la dignita'". I legali parlano di una Tommasi "fortemente dispiaciuta e preoccupata", una ragazza "mai sentita, tra l'altro, in qualità di persona informata sui fatti da alcuna Procura" e pronta a farsi ascoltare. "La nostra cliente -sottolineano- si pone a disposizione di qualsiasi Autorita' in quanto i suoi rapporti con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, anche di origine campana, sono avvenuti esclusivamente per motivi professionali e di amicizia, cosi' come potra' essere facilmente provato". Per la coppia di difensori "l'illegittima quanto incontrollata circolazione di materiale presumibilmente oggetto di intercettazioni, in un momento dove l'indagine dovrebbe essere coperta dal piu' stretto riserbo, oltraggia la nostra nobile civilta' giuridica". Non solo: "La pubblicazione di supposti contatti, privi fra l'altro di rilievo penale, tra la Tommasi e i personaggi, anche politici, che affollano questa pruriginosa storia, non e' degna -concludono- di un paese civile".

Articlolo scritto da: Adnkronos