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Petrarca: il 9 gli operai, il 22 gli attori

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Petrarca:  il 9 gli operai, il 22 gli attori

Arezzo – Il 9 marzo aprirà il cantiere del teatro Petrarca. Un evento che l’Amministrazione comunale saluterà con una festa che si svolgerà, il 22 marzo, in via Guido Monaco e in piazza San Francesco. Il programma è stato presentato stamani, all’interno del teatro, da Andrea Bigotti che coordinerà l’evento insieme a Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini. Con loro giovani e meno giovani attori che sono artisticamente nati sul palcoscenico del Petrarca e che hanno fatto del teatro non solo la loro passione ma anche il loro “mestiere”. Ecco Cecilia, Bartolomei, Sergio Fiorini, Sandra Bedino, Francesca Barbagli, Santino Mazzini, Rebecca Alfani, Carolina Basagli, Amos, Amina Kovacevic, Uberto Kovacevic, Francesco Maria Rossi, Santino Cherubini, Alessandro Lisi, Samuele Boncompagni e Alessandro Valeriani.
A tutti loro il compito, con una drammaturgia appositamente creata, di ricordare non solo la storia del teatro ma anche i grandi nomi che ne hanno calcato le scene. Da Totò a De Filippo, da Gassman alla Proclemer, da Josephin Baker ai … leoni. Si, proprio i leoni del Circo Karoli che furono portati, per uno spettacolo, all’interno del Petrarca.
Lo spettacolo del 22 marzo inizierà alle 21 in via Guido Monaco e si sposterà poi in piazza San Francesco. Verranno riproposti – come ha sottolineato Andrea Biagiotti – suoni, luci e voci del teatro. Con molte sorprese che verranno svelate la sera stessa.
Alla conferenza stampa di stamani hanno partecipato il Presidente dell’Accademia del Teatro Petrarca, Pietro Luciani, che ha annunciato la creazione di un “settimo spazio” da realizzare esternamente in piazza del Popolo e che sarà destinato ai nuovi gruppi, soprattutto giovanili, che hanno bisogno di spazi per la loro attività.
Il Sindaco Fanfani, presente insieme agli assessori Brezzi, Dringoli e De Robertis, ha sottolineato come tra due anni non ci sarà solo un Petrarca rinnovato a disposizione della cultura aretina. “Con esso avremo la Sala di Sant’Ignazio, il Teatro di Fraternita, il Teatro Tenda. E questo senza dimenticare il Pietro Aretino che in questi anni ha permesso ad Arezzo di conservare la sua stagione teatrale”.