Home Attualità ‘Poste: guasto superato ma l’organizzazione fa ancora acqua’

‘Poste: guasto superato ma l’organizzazione fa ancora acqua’

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Arezzo – "Il sistema informatico di Poste Italiane ha ripreso a funzionare questa mattina, 8 giugno, e sembrerebbe regolarmente, anche se è rimasto ancora qualche rallentamento". A parlare Frabrizio Fabbroni segretario provinciale CISL di Arezzo, che per primo mercoledì scorso, 1 giugno, denunciò il grave disservizio che si stava consumando negli uffici postali di Arezzo e provincia.
"Che la rete informatica di Poste Italiane – continua Fabbroni – avesse una falla, è cosa risaputa visto che opera con due sistemi di rete quello PGO e SDP. Sistemi che in condizioni normali, viaggiano in parallelo e confluiscono in un unico server, ma che questa volta, a causa dell’aumento di traffico di questi giorni non è stato in grado di garantire alle chiamate alcuna priorità andando così in tilt.
E’ ingiustificabile che in una azienda come Poste Italiane, continua il sindacalista, accada un disservizio tale da paralizzare l’attività per una intera settimana. Ma è altrettanto ingiustificabile che in questo disagio l’azienda ha praticamente lasciato alla deriva i singoli direttori e, soprattutto, gli operatori che da soli hanno dovuto affrontare da una parte le giuste dimostranze degli utenti, e dall’altra le poco comprensibili disposizioni aziendali. Ed aggiungo, continua Fabbroni, che nonostante questa emergenza in ambito locale si è pensato bene, e non si sa con quale logica, di distaccare molte unità con il risultato di accentuare in misura maggiore il disservizio. Già da alcuni mesi ad Arezzo manca il direttore di filiale ed anche l’assenza di questa figura ha inciso in maniera determinante sull’organizzazione dei servizi che, ad oggi, continuano ad essere imposti, subiti e non concordati, da Firenze, con il risultato che tutti conosciamo. Insomma, conclude Fabbrini, questa vicenda ha ancora una volta dimostrato che Poste Italiane dal punto di vista organizzativo sta facendo acqua da tutte le parti e che, se si manifestano continui disagi, questi non sono certo dovuti al personale ma ad una politica gestionale che ha privilegiato aspetti che non appartengono al servizio prioritario universale che dovrebbe svolgere l’azienda".